La vita è bella, ma crudele
Relegati nelle loro case, quelli che dello sport hanno fatto una scelta di vita si sono immediatamente organizzati per non perdere allenamenti e buone abitudini
Salotti e altre stanze si sono trasformati in palestre, le scale di casa in una pista per le ripetute e il tragitto cucina-letto-bagno-divano-porta d’ingresso in un circuit training da terminare con una seduta di core stability. L’esercizio fisico come medicina per liberare le energie represse corre sul web attraverso Instagram e Facebook, parla per bocca di atleti, allenatori, personal trainer e medici ed è diventato il leit motiv di questo terribile momento, arrivando ad aggregare anche chi di sportivo aveva solo la televisione. Il coronavirus ci ha imposto regole e #iorestoacasa è diventato un atto di responsabilità e di solidarietà da rispettare. È probabile che ne usciremo più forti e con molti sedentari convertiti alla pratica sportiva. Rimarranno molte ferite e molti dolori perché, al di là del coronavirus, la vita è bella, ma crudele, specie quando si porta via chi profondamente amiamo. Ti abbracciamo, Giulio.