I numeri corrono e i dati si aggiornano e come sempre molto è dovuto agli Age Group. Nel numero passato Triathlete ha pubblicato la Finish Line per le gare di Lungo, Ironman* Long Distance o Full Distance che dir si voglia, un elenco di ben 1.763 risultati per 1.597 atleti, con un incremento di questi ultimi di quasi il 33% rispetto al 2015. Un risultato che fa pensare, visto inoltre che i tesserati della Federazione sono ormai vicini ai 20.000 e che la crescita, con le sue estensioni verso le distanze più estreme dove il sapore della sfida e la prova del coraggio è più sentita, è diventata un dato interessante per molte aziende. Un dato, però, che sembra non valere per gli assessori allo sport e per gli uffici competenti di molti comuni che ancora non hanno capito, ma quante volte bisogna dirlo?, che investire nell’organizzazione sportiva offre ritorni e notorietà sul territorio ma anche e soprattutto indotti turistici e commerciali.
Ad Abu Dhabi ha ripreso a correre il Triathlon dei campioni ed è tornata Alice Betto. Due buone frazioni e poi il crollo nella corsa, ma la sensazione è che la ragazza, dopo due operazioni al tendine, stia tornando ai suoi livelli. Per il resto, una notizia buona: Andrea Gabba sarà il responsabile delle squadre nazionali Under 23 ed è un’ottima scelta sotto tutti i punti di vista. A seguire una notizia che pone qualche interrogativo: i Campionati italiani di Olimpico a metà marzo (!) non avevano ancora una data…
* La denominazione “Ironman”, che designa la più lunga distanza del triathlon classico, è di proprietà della World Triathlon Corporation (WTC). La Federazione italiana distingue tre gare sulla lunga distanza: Medio (1.900 m, 90 km, 21 km), Lungo (4 km, 120 km, 30 km), Super Lungo (3.800 m, 180 km, 42,195 km).
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