È scoppiettante felice e liberatoria la vittoria della staffetta azzurra agli Europei. Una vittoria di gruppo… di Charlotte Bonin che ha trovato un buon equilibrio e difficilmente manca un colpo ed è settima nell’individuale, di Alessandro Fabian che a inizio di stagione ha avuto qualche difficoltà per un acciacco e qui, dopo una buona gara individuale, ha piazzato la zampata del leone correndo la miglior frazione di giornata, di Annamaria Mazzetti che una gioia e qualche rivincita se l’era già presa con il bronzo individuale, di Matthias Steinwandter che mandato alla guerra la vince, lui che rappresenta il nostro futuro. Non mancano di medaglie i fantastici ragazzi e le ragazze del paratriathlon e degli Age Group: a tutti il nostro grazie.
In Coppa del Mondo si è gareggiato a Chicago, si correrà ad Amburgo poi a Stoccolma e la settimana dopo, alla fine d’agosto, tutti a Edmonton per il gran finale, dove si assegneranno i titoli mondiali e la coppa 2014 con tanti auguri ai colori azzurri che aspettano sopite conferme e rassicurazioni dai suoi uomini e donne migliori. A tutti buon triathlon.
Per il resto, agosto incombe e il triathlon, nel mese più vacanziero dell’anno, si ferma o quasi. C’è da domandarsi il perché, anche se le risposte sono ovvie. Non è una questione di temperature ma manca purtroppo la propensione turistica ai vari amministratori locali e la cultura sportiva ai loro cittadini. Per i primi lo sport, salvo non sia il calcio o quelli relegati in un rettangolo di gioco, sono solitamente un fastidio organizzativo e per gli altri, solitamente automobilisti biliosi, un sopruso insopportabile non potendo attraversare la strada a loro piacimento per il passaggio di una gara.
Alla domanda perché ad agosto nei luoghi di villeggiatura non si organizzi un triathlon o una corsa su strada la questione e solitamente posta su ragioni di ordine pubblico (!), neanche diventassero le strade un campo di battaglia, stadietti di periferia dove padri e madri di giovanissimi calciatori si insultano a perdifiato o un campo delle serie maggiori dove i tifosi di diverse fazioni si pestano e quattro banditelli d’assalto sconquassano bar e stazioni.
Fatte salve le eccezioni dovute per chi lo sport lo ha fatto, i nostri amministratori hanno la vista corta e si adeguano alle proteste dei commercianti che, a loro volta ciechi, si oppongono alle chiusure del traffico ipotizzando mancati guadagni, quando invece un afflusso di entusiastico turismo sportivo porta nuovi potenziali clienti, crea movimento, allegria e ritorni d’immagine.
LE DATE DI COPPA DEL MONDO
• Amburgo 12 -13 luglio
• Stoccolma 23 – 24 agosto
• Edmonton 29 – 1 settembre