Sempre allertati dalle comunicazioni federali, grazie Barbara, diligentemente e regolarmente ci sintonizziamo sui canali di Rai Sport 1 per vedere tutto quello che viene prodotto e messo in onda sul triathlon, di solito in differita e a mezza serata della domenica o del lunedì, ma nonostante questo qualche gara ce la siamo persa.
Disattenzione nostra o colpa della tipica programmazione Rai che, come sempre, è piuttosto “ballerina”? Non essendo notari e andando a memoria rimaniamo in stand by in attesa di nuovi eventi prima di darci una risposta. Ma intanto sulla qualità delle trasmissioni, due appunti si possono anche fare perché i programmi Rai, e in particolare quelli sportivi trasmessi su Rai Sport 1 e 2, sembrano essere fermi agli anni ’70, con studi oggi improponibili ai quali si accoppiano la brillantezza impiegatizia dei suoi commentatori e i limiti imposti a chi fa le riprese degli eventi… perché hai voglia a essere John Alcott* ma se non c’è dietro un’abile organizzazione e una regia con gli attributi c’è ben poco da fare…
Per fortuna non è sempre così, perché i grandi eventi internazionali vengono acquistati e “coperti” da Eurosport o da altre produzioni che mettono in campo ben altre capacità.
Per far di meglio forse mancano soldi, teste e creatività, di certo la qualità è scarsa e le frequenti interruzioni pubblicitarie innervosiscono il telespettatore che, appena può, va a vedersi sport e programmi vari da altre parti, dove tutto è conforme alle regole perché la televisione, specie nel mondo dello sport, è spettacolo.
*John Alcott è stato il direttore della fotografia in molti grandi film e si ricordano in particolar modo le sue collaborazioni con Stanley Kubrick, in Arancia Meccanica, in Odissea nello spazio, e per l’uso di speciali lenti e movimenti della macchina da presa. Nel 1976 vinse il Premio Oscar per la fotografia per il film Barry Lyndon.