Running e crescita, questo il titolo dell’articolo del dottor Luca De Ponti, che tratta della corsa definendola un gesto naturale dell’uomo e propedeutica a uno sviluppo armonico del corpo, di muscoli e ossa
Ben venga, dunque, se praticata sì in giovane età, ma non troppo: potrebbe, infatti, essere limitante da un punto di vista formativo. Tante le qualità che ci regala il running, a cominciare dall’affinare doti di coordinazione, equilibrio, destrezza e tono, determinanti ai fini dello sviluppo neuromotorio; però, come si diceva, occhio a non esagerare. Ed ecco i suoi consigli, con tanto di escursus sui vari anni di età – dai 5 ai 25 – dell’atleta. Una luce il dottore la punta sull’importanza, in questa giovane fascia di età, della multidisciplina, che dà diversi stimoli neuromotori, oltre a farci capire qual è la disciplina nella quale il ragazzo riesce meglio. Alla rubrica “Fisioterapia” si affronta il tema della distorsione del legamento collaterale: a seconda che sia di primo, secondo o terzo grado, si valuterà la gravità dell’infortunio, la riabilitazione e i tempi di recupero.
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