Ecco cosa c’è da sapere e come scegliere
La birra forse è il pegno più diffuso anche tra i triatleti. Dopo tutto, cosa c’è di più desiderato/meritato/bramato di una birra a fine gara? Alla fine di un allenamento impegnativo e dopo il traguardo di una gara, una birra fresca sembra essere il premio più ricercato. Ma è davvero così vantaggioso? Quale è bene scegliere e in quali quantità? Ecco i pro e i contro, piccole ma semplici indicazioni per la scelta.
Sì o no? Benefici e svantaggi dei suoi ingredienti
Considerando i componenti naturali della birra, questa bevanda sembra davvero essere una miscela che si presta al recupero di zuccheri e minerali. Non solo: secondo alcuni studi, i polifenoli di cui è ricco il luppolo (xantumolo) sembrano avere preziosi benefici nell’attivazione dei principali meccanismi di difesa cellulare dell’organismo dagli agenti nocivi (stressor) e sembrano ridurre efficacemente le infiammazioni. Fermandoci a questa analisi, pertanto, la birra sembrerebbe una preziosa bevanda. Se non fosse per il suo contenuto di alcol, che è un vasodilatatore, inibisce il riassorbimento renale dell’acqua e aumenta la diluizione delle urine e del sudore e la loro concentrazione di minerali; inoltre, favorisce la perdita della fame istintiva e l’insorgere dell’ipoglicemia reattiva.
Contenuto di alcol
Gli effetti dell’alcol colpiscono molti aspetti del metabolismo, come la funzione del sistema nervoso, quella cardiovascolare, la capacità dell’organismo di termoregolarsi e lo sviluppo e la capacità del muscolo di contrarsi.
Effetti sul sistema nervoso
L’alcol ha anche effetto sul sistema nervoso: è un depressivo, riduce l’attività del sistema nervoso centrale e disturba il sonno (sia la sua durata sia la sua qualità) se assunto in quantità cospicua nelle ore prima di coricarsi.
Effetti sul muscolo scheletrico
Gli effetti dell’alcol, infine, colpiscono anche il muscolo scheletrico sopprimendo lo sviluppo della forza muscolare e aumentando l’infiammazione dei muscoli che di norma insorge dopo sedute intense oppure di lunga durata. Come accennato, inibisce la capacità del muscolo di contrarsi, dunque anche il suo sviluppo e la sua capacità di ridurre l’infiammazione. Aumenta, infine, il rischio di crampi muscolari e diminuisce la propriocezione che è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli durante lo sforzo.
Durata
Gli effetti dell’alcol persistono per alcune ore dopo la sua assunzione, È anche vero che ciascuno metabolizza l’alcol in maniera diversa, in particolare gli uomini lo tollerano meglio delle donne.
Quale scegliere
La birra può favorire il recupero e proteggere dal mal di gola. Secondo alcuni recenti studi, un’assunzione moderata (330 ml) di birra a basso tenore di alcol (<4 %) è consentita poiché può ritenersi sicura in quanto non mostra effetti deleteri sulla reidratazione e sul recupero dallo stress muscolare. Il consumo delle birre stout sarebbe da evitare dopo la seduta di corsa per via della loro elevata gradazione (alcol > 5 %); meglio preferire le birre bionde o con ridotto apporto di alcol come le blanche o le birre quasi alcol free (< 2%). Quest’ultime, secondo alcuni recenti studi, sembrano favorire la riduzione dell’infiammazione e dell’incidenza delle patologie delle alte vie aeree (cosiddette URTI) come tosse, raffreddore e mal di gola. È meglio che la birra scelta sia di derivazione artigianale poiché risulta una maggior concentrazione sia di minerali di cui la birra è naturalmente ricca (potassio, calcio, magnesio, sodio) sia di polifenoli, preziose sostanze dalla capacità antinfiammatoria. La birra, pertanto, con una bassa gradazione alcolica, se consumata con moderazione, e possibilmente dopo almeno un’ora dal termine della corsa potrebbe in piccola parte favorire il recupero e rivelarsi un beneficio per la salute.