Luca Speciani risponde a un nostro lettore che gli pone la questione del peso corporeo: è vero che più si è leggeri e più si va forte?
La sua risposta è che è vero in parte in quanto, se è ovvio che un peso più leggero richiede meno energia per essere spostato, non va mai dimenticato che il motore muscolare è quello che quel peso deve spingere, e che quel muscolo, comunque, va a gravare sul peso totale. Bisogna inoltre valutare se stiamo esaminando atleti muscolari o atleti esili e, dunque, serve fare un’analisi bioimpedenziometrica che differenzi in modo affidabile muscolo, grasso e acqua. Diverso è anche se un triatleta si dedica a sprint e olimpici (nei quali il tratto in bici, breve, richiede potenza) o a Ironman e medi, nei quali la leggerezza offre maggior vantaggio. L’importante è non fare mai digiuni per perdere peso che molto presto si recupererebbe; il triatleta (e tutti) dovrebbe seguire sempre e solo una dieta equilibrata, normoproteica e normocalorica.
Anche questo mese due doppie pagine sono dedicate al mondo integratori, con spiegazioni al riguardo: cosa sono e a cosa servono, e qualche consiglio per l’assunzione.
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