Luca Speciani ci spiega che quelli che per i sedentari possono essere “valori normali” non lo stesso si potrà dire per lo sportivo.
Poiché il 95% degli individui è pressoché sedentario, è evidente che i valori della minoranza sportiva non vengano correttamente rappresentati da quel range. L’atleta dispone di un organismo piuttosto diverso da quello di un sedentario. Il primo solitamente non ha sovrappeso, è dotato di una maggiore massa muscolare, ha meno ritenzione idrica, ha un metabolismo più elevato, una tiroide ben stimolata, un cuore benignamente ipertrofico, polmoni capienti, muscolatura respiratoria forte, circolazione efficiente, battiti cardiaci più lenti, sistema immunitario più forte, migliore capacità di utilizzo dei substrati energetici. Non stupisce dunque che anche alcuni valori ematici cambino.
Poiché la facoltà di medicina non prevede nel corso base una formazione in quest’area, da due anni questa casa editrice organizza, tra novembre e dicembre a Milano, un corso per professionisti della salute (ma aperto anche ai semplici sportivi) che si intitola Basi di medicina per sportivi.
A tutti gli interessati questo buon suggerimento.