FITri di “manica larga”, anzi, lunga, all’ultimo Consiglio Federale del 2019, riunitosi a Milano sabato 14 dicembre. Tra le diverse tematiche trattate, quella – spinosa – delle divise a manica lunga, ora permesse per la gioia degli Age Group
Non più solo per i lunghisti. Benvenute maniche “lunghe”, che si estendono dalle spalle fino al gomito, ma senza coprirlo: la norma, che coinvolge la divisa da gara, è sancita dal nuovo Regolamento Tecnico 2020 ed è stata fortemente voluta dalla Commissione Age Group, presieduta da Riccardo Giubilei. Erano state decretate “fuorilegge” per le distanze inferiori alla standard (olimpico) compresa durante il Consiglio Federale del marzo 2019, con non poche lamentele da parte del popolo di amatori e dei team già attrezzati per la nuova stagione. Molto utilizzate sulle lunghe distanze dei circuiti internazionali, non solo dagli atleti elite, le maniche lunghe avevano già fatto innamorare troppi triatleti, anche delle sole distanze corte, per poter essere vietate. Difficile bandirle senza innescare polemica attorno al famigerato articolo 93 del Regolamento 2019, alla voce “equipaggiamento atleti” del titolo 10°: la rettifica a pochi giorni dalla modifica di marzo 2019, apportata al punto 93.04 “norme generali per la divisa di gara” del regolamento tecnico e che introduceva il divieto per i body a manica lunga per Sprint e Olimpico. In realtà tollerate, dunque, già da aprile 2019, le maniche lunghe persistono nel 2020 in tutte le gare di triathon, su tutte le distanze.
Foto: Giulio Molinari (Facebook).