“Stiamo arrivando”, in un video in esclusiva dalla Sardegna, Mario Cipollini ce l’aveva promesso: Kona sarebbe stata il prossimo obiettivo. Ed eccola là, all’orizzonte della prossima stagione agonistica, nel mirino dello statunitense Matt Chrabot, nuovo testimonial PPRTeam, la squadra torinese del manager Gianfranco Mione, grande uomo di triathlon dal vulcanico spirito imprenditoriale
Ed è attraverso la storica partnership con il PPRTeam che i marchi MCipollini, DTM e Alé – il gotha del mercato di biciclette, abbigliamento e scarpe da ciclismo -splenderanno sulla finish line hawaiana del quarantesimo Campionato del mondo di IRONMAN. L’ingresso di una punta di diamante come lo statunitense Chrabot (la pronuncia è “shar-bot”) dà ulteriore lustro al parco atleti del team di Mione, che dagli importanti risultati nazionali e internazionali vuole partire per arrivare alla meta dei sogni: “Proveremo – dice il team principal – a raggiungere questo importante successo con Cyril Viennot e Matt Chrabot, atleti che possono contare su un curriculum di tutto rispetto e un’attrezzatura di prima qualità: ruote Fluxos e bici MCipollini nel modello NKTT, la nuova The one e NK1k. Non vogliamo dimenticare tutto il resto del team, anzi abbiamo per ogni distanza atleti di rilievo che stanno preparando al meglio la stagione, privilegiati nelle dotazioni dai nuovi modelli delle aziende a cui noi stessi forniamo preziosi feedback. Giovedì, dopo la firma del contratto, il giusto posizionamento in sella e la prova di tutti i materiali, Matt ritornerà in Colorado”. E questo è il suo saluto a chi sogna le Hawaii: “Buona fortuna a tutti gli azzurri e ai compagni del PPRTeam per questa stagione. Se vi state concentrando per competere insieme a me a Kona o semplicemente lo sognate, vi auguro uno straordinario 2018! Andate veloci!”.
Matt ha vinto la sua prima gara Ironman in Argentina a dicembre e ha terminato la stagione 2017 nella top 5 degli Ironman 70.3. Già qualificato a Kona (rimaniamo in attesa del pass di Viennot), attualmente è dodicesimo nel ranking mondiale. Senza la pressione di doversi qualificare nel giro di poco tempo, Matt si concentrerà sul perfezionamento della sua forma e della strategia di gara, arrivando alle Hawaii con le gambe performanti. L’obiettivo è quello di uscire per primo dall’acqua e di portare a termine una buona frazione in bici. Tra gli unici due americani ad aver vinto un’ITU World Cup, un Ironman 70.3 e un full distance, per Matt Kona sarà il culmine di un’avvincente carriera, in cui ha già dimostrato (e dimostrerà ancora) di essere uno dei migliori atleti al mondo.
Lasciatevi ispirare dal suo curriculum.