Il mondo dello sport si è fermato, ma nel Maglificio Santini si corre: realizzato il prototipo, ora la nuova mascherina protettiva dell’azienda bergamasca aspetta solo il via libera del Politecnico di Milano
Da lunedì 23 marzo potrebbero andare in produzione: pronta a mettere in lavorazione la sua mascherina, l’azienda specializzata in abbigliamento tecnico di alta gamma per il ciclismo e il triathlon si reinventa e mette a disposizione materiali, risorse e know-how per avviare la sua produzione di mascherine protettive. Paola Santini, marketing manager della Santini Cycling di Lallio, dichiara che l’azienda è pronta a mettersi al servizio in questo momento così difficile in cui l’azienda ha deciso di mettere sul mercato la nuova mascherina al solo costo di produzione. Il prototipo è pronto, manca solo il via libera del Politecnico di Milano: dopo una prima fase di test, la lavorazione potrebbe partire già lunedì 23 marzo. Con i macchinari a disposizione, Santini stima di poter produrre 10mila mascherine al giorno, con l’intenzione di soddisfare quante più richieste degli enti preposti all’approvvigionamento – ne ricevono già tantissime – a partire da quelle provenienti dalla martoriata provincia di Bergamo. Stop per il momento alla produzione di abbigliamento tecnico sportivo – la Santini veste da oltre mezzo secolo i ciclisti di tutto il mondo, e si dedica anche al triathlon – per concentrarsi sulla produzione di un’azienda riconvertita ad hoc nella speranza di portare un contributo concreto per ridurre il propagarsi del contagio da Covid-19 Coronavirus. Tecnologia al servizio nella lotta per l’emergenza sanitaria: quella dei tessuti usati per la realizzazione dell’abbigliamento – in particolare quello da triathlon – si è dimostrata adatta alla produzione di dispositivi di protezione e il materiale usato sarà quello scelto impermeabile e traspirante per i body da triathlon – il Monica Acquazero by Sitip, un’altra azienda bergamasca – che si distingue per un trattamento antia acqua in grado di resistere a una decina di lavaggi, composto dal 78 per cento da poliestere e 22 per cento da Lycra. Il tessuto è molto fitto, con proprietà filtranti che si sommano alla capacità di ostacolare l’assorbimento delle goccioline di umido, garantendo un’elevata capacità protettiva.
Nella foto, Paola Santini
Maggiori informazioni qui: www.santinicustom.it.