Ciclismo, un tragico incidente gli ha tagliato le ali per sempre: addio al ciclista professionista Michele Scarponi, investito da un camion durante un allenamento per il prossimo Giro d’Italia. Soprannominato l’Aquila di Filottrano, volava piacevolmente anche in gruppo. Inseparabile dall’amico Frankje, salutava gli allenamenti con il sorriso. E un pappagallo sulla spalla.
La comunità del triathlon è vicina alla famiglia e agli amici del campione dell’Astana Michele Scarponi, tragicamente mancato questa mattina dopo uno scontro con un camion mentre era in sella alla sua bicicletta. Aveva vinto il Giro d’Italia 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador, oltre a due tappe nel 2009; oggi si stava allenando per il prossimo, fra meno di due settimane, che avrebbe corso da capitano del team kazako, dopo la recente vittoria lunedì scorso alla prima tappa del Tour of the Alps. Un magico ricordo nel cuore della moglie, dei figli, di parenti e amici. Della Famiglia dello Sport. Un’ultima maglia da leader, un ultimo volo da scalatore. Lo chiamavano l’Aquila di Filottrano. Ma lui, sempre alla mano e scanzonato, in bici ci andava con Frankje il pappagallo. “Butta giù un dente, Frankje!”. Senza Michele, d’ora in poi, pedalare non sarà più come prima.