Marisol Casado, Presidente ITU e Membro CIO, promette e poi mantiene: proprio di oggi l’annuncio da parte del Comitato Olimpico Internazionale e della Federazione Mondiale della nuova prova olimpica a staffetta mista nel Triathlon, prevista già dai prossimi Giochi di Tokyo 2020.
Benvenuta, staffetta mista! Verso Tokyo 2020, “testimoni” del cambiamento: ufficializzate oggi le nuove prove olimpiche, da aggiungersi ai 5 nuovi sport già inseriti nel programma previsto per i Giochi giapponesi. Ad affiancare il basket 3×3, il tiro con l’arco a squadre miste, la staffetta mista 4×100 nell’atletica, il BMX Freestyle Park, il Madison (specialità di ciclismo su pista), alcune novità tra le prove schermistiche, il judo a squadre miste, il doppio misto nel tennis tavolo e la staffetta mista 4×100 nel nuoto, ci sarà proprio la staffetta mista del Triathlon – #TriMixedRelay – con due donne e due uomini a darsi il cambio. Nell’agosto 2020 il Parco Marino di Odaiba, a Tokyo, ospiterà la terza prova della nostra disciplina, dopo le prime due – maschile e femminile sulla distanza classica – dai tempi di Sidney 2000, e premierà gli olimpionici del Triathlon con una terza medaglia che scrive la storia di uno sport impegnato più che mai a strizzare l’occhio anche alle donne e ai più giovani. Madrina e ambasciatrice della triplice nel mondo, il Presidente Casado si dichiara entusiasta di questo nuovo traguardo raggiunto verso la strada dell’uguaglianza di genere negli sport di “fatica” e nelle prove in team misti. Emozionante, imprevedibile e maggiormente televisivo, il Triathlon della staffetta mista, ci scommettiamo, sarà la rivelazione mediatica di Tokyo 2020: nell’ordine donna-uomo-donna-uomo, ognuno di loro dovrà affrontare un super sprint da 300 metri a nuoto, 8 chilometri in bici e 2 di corsa prima di passare il testimone all’atleta successivo. Già incluse nel programma dei Giochi Olimpici della Gioventù, nei Giochi asiatici, nei Giochi del Commonwealth e aggiunte di recente nei Giochi PanAmericani di Lima 2018, le staffette miste saranno presenti al prossimo Campionato del Mondo di Amburgo, il 16 luglio. Voluta fortemente alle Olimpiadi dalle Federazioni Nazionali di tutto il mondo, una seconda medaglia nella staffetta mista – oltre a quella per la prova individuale – è già nel mirino degli atleti più “voraci”, come Gwen Jorgensen, vincitrice ai Giochi di Rio 2016 e prossimamente di nuovo sugli schermi dopo la maternità. Ma, a proposito di mamme, ce n’è una in particolare che di medaglie potrebbe vincerne perfino quattro. Due delle quali, una volta tanto, di pari valore… Perché a Tokyo 2020 si parlerà la lingua dell’uguaglianza: quella di genere, quella tra fratelli…