Presente il campione Ivan Risti, la triatleta soubrette Justine Mattera, giornalisti e influencer del settore: alla palestra Tri60 di Milano il recente test indoor della nuova muta di Aqua Sphere è stata l’occasione perfetta per confrontarsi in vasca. Ma non solo: anche su rulli e tapis
Un vero allenameto di triathlon indoor, completo come solo la palestra milanese Tri60 poteva mandare in scena: non sono mancati i consigli del campione Ivan Risti, la carica della triatleta soubrette Justine Mattera, la curiosità di media e influencer del settore pronti a mettersi in gioco per una entusiasmante simulazione indoor di un triathlon sui rulli e sul tapis roulant, non senza la frazione di nuoto, occasione perfetta per il test della nuova muta top di gamma Aqua Sphere Phantom 2.0. Tanti i consigli di Risti sulla migliore resa in vasca, presupposto necessario per la corretta gestione del segmento in acque libere perché, se per la corsa e il ciclismo l’allenamento non varia rispetto alle situazioni di gara, al contrario, “il nuoto nel triathlon necessita di maggiori adattamenti e versatilità rispetto a quello indoor, perché sono numerose le variabili che si possono trovare sul campo e che condizionano la prestazione, ed è meglio farsi trovare preparati. Anche nel nuoto, dunque, l’attrezzatura ha la sua importanza fondamentale: con una muta da triathlon il guadagno in secondi varia dai 3 ai 5 ogni 100 metri per un buon nuotatore. E per un amatore di medio livello questo vantaggio in secondi è ancora superiore, perché la muta compensa molto la scarsa capacità di galleggiamento in fase natatoria”.
Foto: Aqua Sphere Italia, GoNuts Communication.