8 Marzo Festa della Donna, ma non dellA donnA sportivA.
Nella settimana della Festa della donna sul sito di Change.org è ancora aperta la petizione lanciata dalle giocatrici della femminile della “All Reds Rugby Roma”, per chiedere al Coni di rivedere il suo regolamento per ammettere le donne allo sport professionistico.
A causa dei regolamenti dell’ente infatti “le donne sono ancora escluse dal professionismo sportivo”, scrivono le giocatrici.
Molte federazioni sportive, infatti, hanno escluso esplicitamente le donne dall’area del professionismo: il caso più eclatante è quello del calcio, ma anche la pallacanestro pone molti limiti, non permettendo alle donne la partecipazione ai campionati nazionali.
Anche le atlete italiane di cui tutti siamo orgogliosi dalla Vezzalli alla Pellegrini, dalla Kostner alla Idem, secondo i regolamenti del CONI lo fanno per “diletto”, o ancora le meravigliose giocatrici della nostra Nazionale di Rugby che quest’anno hanno raggiunto il miglior risultato di sempre nel campionato europeo noto come 6 Nazioni.
La risoluzione 5 giugno 2003 del Parlamento europeo, inoltre, chiedeva agli Stati membri di assicurare alle donne e agli uomini pari condizioni di accesso alla pratica sportiva e sollecitava gli stati membri a sopprimere nelle procedure di riconoscimento delle discipline di alto livello la distinzione fra pratiche maschili e femminili. L’Italia non si è mai adeguata a questa sollecitazione.
Il testo completo della petizione si trova a questo link.