Stacanovista del triathlon e onnipresente in WTS, l’atleta giapponese Ai Ueda coltiva un sogno mondiale.
Ai Ueda è giapponese, ha 33 anni e nel 2016 si è classificata terza nel rank valido per il titolo mondiale 2016 e quinta a Cozumel nella Grand Final messicana. Faccia simpatica e sorriso spontaneo, è soprannominata “Triathlon Ai”. Piccola, carina, compatta e ibrida come le vetture giapponesi, la ragazza di Kyoto è una sorta di stacanovista del triathlon: “Mi piace gareggiare”, confessa a chi le faccia notare il numero di presenze nella WTS, visto che negli ultimi due anni solo di gare ufficiali ITU ne ha concluse 30, conquistando 12 podi. Pittrice: “Una dote di famiglia”, ci tiene a precisare, quando racconta che i suoi genitori e il fratello dipingono kimoni. Alta 1 metro e 55 centimetri per quarantaquattro chilogrammi, quando corre sembra di vedere un frullino e se è in giornata son dolori per le avversarie. Nel 2013 è stata campionessa mondiale di Duathlon a Cali e ha un sogno: “Vincere il titolo mondiale nel triathlon… perché no? ”. Nel frattempo “Triathlon Ai” a Cape Town, l’11 febbraio, è andata a podio (3^), stampando uno 00:16:30 nella corsa, miglior tempo di giornata. Ma di Abu Dhabi vogliamo parlare? La vittoria sarà anche andata alla Hewitt, ma il 5° posto della Ueda è strabiliante: dopo un pessimo inizio la nipponica recupera una decina di posizioni nella corsa arrivando fino quasi ai piedi del podio. Ma non finisce qui: sorridendo scuote la testa, alza gli occhi al cielo e guarda al futuro.
Credit Photo: Delly Carr | ITU Media