Esordio per il Triathlon alle Paralimpiadi e l’argento e il bronzo si tingono d’azzurro! Superlativo Michele Ferrarin (1:12:30), che conquista una medaglia dai molteplici significati. Magistralmente secondo, a + 00:41 dall’oro britannico di Andrew Lewis (1:11:49), chiude con cinque secondi di vantaggio dal bronzo del marocchino Mohamed Lahna (1:12:35). Esordienti ai Giochi, le gare della triplice disciplina si stanno svolgendo su distanza sprint. Il 45enne veronese, in gara nel Triathlon PT2, era tra i favoriti dalla sua conquista del titolo mondiale, vinto nel 2015 a Chicago, dopo essere stato Campione Europeo e Mondiale anche nel 2013. Già nuotatore normodotato, una malattia aveva tentato di fermalo, impossibilitandone il movimento del braccio sinistro e limitandone quello della gamba opposta. Una partecipazione da top ten a Londra2012 in vasca e poi il secondo posto di oggi a Rio2016. Chiude molto bene anche Giovanni Sasso (1:19:17), 9°: il calcio, un incidente da ragazzino e di nuovo il calcio, per arrivare al Triathlon, senza mai arrendersi. E poi ancora il magico bronzo PT1 per Giovanni Achenza (1:01:45), dietro alla doppietta olandese di Jetze Plat (59:31) e Geert Schipper (1:01:30). Un infortunio sul lavoro e la lesione midollare, la rinascita nel 2007 con l’handbike e poi con il Triathlon, carriera tutto in ascesa, suggellata dalla convocazione a Rio2016. Tre grandi risultati: le riscosse più agguerrite che la mente potesse avere sul corpo. Che la tenacia potesse avere sulla sfortuna. Perchè la vita si scrive, ma si riscrive. E oggi l’happy end è tutto Azzurro!
Photo Credit: Fitri