Battiamo il 5 a Giulio Molinari, quinto nell’Ironman Arizona in 08:06:47, quinto al suo Ironman d’esordio. Well done, Mola! Come un vero Yankee che gioca in casa, l’Azzurro non si è fatto intimidire dalla concorrenza, lui che era una ventata di aria fresca sul panorama di Tempe e lo è stato poi anche in classifica: tale e quale all’anno scorso il podio, con la doppietta canadese di Lionel Sanders (07:44:29) e Brent McMhon (07:50:15), e lo statunitense Tj Tollakson sul terzo gradino (08:02:30). Molinari è una novità assoluta e fino agli ultimi chilometri di corsa resta tra i possibili conquistatori della zona podio, un’insidiosa incognita per gli avversari. Dopo un incisivo quarto posto in uscita dall’acqua del Lago di Tempe (49:35), è quarto anche in chiusura di frazione bike – su tre giri – attraverso il Deserto di Sonora (04:15:07) – record Azzurro nelle gare pallinate – e inizia la sua corsa verso il traguardo. La fatica a questo punto si fa sentire, ma come biasimarlo? Ha dato tutto e ancora di più: chiude la maratona in 02:58:17 e quel podio mancato oggi è più un sogno realizzabile che un rimpianto da metabolizzare. Il Mola – Campione Europeo in carica sulla mezza distanza – cavalca l’onda dei full distance e lo sta facendo alla grande: dai corti ai lunghi, la sua carriera ormai è meglio di un film. Il 5 glielo battiamo volentieri. Ma il vero numero che si merita è un bel 10.
Vince la gara femminile la statunitense Meredith Kessler (08:48:23), argento per l’olandese Yvonne Van Vlerken (08:51:27), bronzo alla canadese Malindi Elmore (08:57:22).