Il count down per il 70.3 Ironman Italy è già partito: una trentina di giorni e il grande evento è qui! A pag. 14 del nuovo numero di Triathlete – quello di maggio 2018 – troverete le novità e le conferme relative alla manifestazione, tra cui gli immancabili side events, gli eventi collaterali come la Night Run e gli Ironkids, mentre a pag. 118 Ignazio Antonacci fa il punto della situazione sui suoi ragazzi pronti a esordire sulla distanza in terra pescarese
Immancabile l’appuntamento con la rubrica “Vita di società”, a pag. 16 (scriveteci), e le “Breaking News”, a pag. 24, con argomenti di varia curiosità. Ecco Tiziano Ballabio (pag. 30) che ci racconta quanto in uno scatto fotografico dello sport sia importante avere la “visione del gioco”: conoscere la disciplina sportiva, la squadra, gli atleti e loro tattiche; questo aiuterà a rendere le fotografie più interessanti. L’intervista all’Age Group del mese è per Michela Santini (pag. 58), manager e triatleta fortissima, una che quando non ci sono i Pro va a podio. Ecco il nostro storico collaboratore, Luca De Ponti (pag. 62), che ci scrive di corsa lenta o veloce: quali i vantaggi e le controindicazioni delle due tipologie? Bianca Lenci, che affronta problematiche fisioterapiche, a pag. 64 ci parla di epicondilite, o “gomito del tennista”: cosa fare quando andare in bici diventa impossibile. Si prosegue, a pag. 66, con Luca Speciani: come fare a incrementare la massa muscolare. Tre i fattori chiave: sport, proteine, calorie. Novità di questo mese è la rubrica “Un Ironman ai fornelli” (pag. 68), di Federico Procopio, triatleta di lunga distanza lui stesso e appassionato di cucina, quella leggera, quella semplice, che ci dà buoni consigli. A pag. 72 una lente di ingrandimento sul mondo integratori: a puntate verranno presentati i vari prodotti sul mercato. Settore allenamento: Simone Diamantini (pag. 82) ci parla di screening dei propri pregi e/o qualità e dei propri punti da migliorare; a pag. 86 Giorgio Rondelli analizza il recupero, che può essere sia attivo sia passivo, mentre con Andrea Gabba (pag. 88) si parla di 70.3 quale “tappa di avvicinamento” alla full distance. Per quanto riguarda il nuoto in acque libere: lago o mare? Ne parliamo con Luca Gozzi (pag. 90), mentre a pag. 94 abbiamo il classico appuntamento con i giovani con Nadia Cortassa (94): ottimizzazione dei tempi in zona cambio. A pag. 96 Alberto Duilio Schivardi analizza come trarre dati dalla gara d’esordio e impostare i ritmi di allenamento per la prossima.
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