Total body con l’ellittica: in palestra come pure in casa, con l’ellittica possiamo compiere i movimenti tipici del ciclismo e dello sci di fondo. La parola a Tommaso d’Annunzio
L’ellittica è un’evoluzione della classica cyclette ed è ormai piuttosto comune nelle palestre, nonché diffusa anche come attrezzo per l’home fitness. Questo tipo di attrezzo da palestra viene classificato in base alla lunghezza sul piano orizzontale, che è anche una misura dell’ampiezza del movimento delle gambe e delle braccia. Ci sono macchine di dimensioni diverse, anche se meno di un metro sarebbero troppo piccole per assicurare un movimento ellittico fluido e sufficientemente rafforzante. Ce ne sono altre da circa 1,30 m: con queste dimensioni l’esercizio è più fluido e anche l’allenamento di braccia e pettorali comincia a essere di discreto livello; da 1,50 m: sono queste le ellittiche che garantiscono la massima ampiezza di falcata. Si tratta di attrezzi professionali e di buona qualità.
Come si usa
Su questa macchina si pedala rimanendo in piedi su delle apposite pedane: le gambe compiono il tipico movimento circolare della bici, le braccia si muovono contemporaneamente in modo simile allo sci da fondo.
Tonifica l’80% dei muscoli
Con la bici ellittica non è risparmiata alcuna parte del corpo e si fa un bel “lavoro di squadra”: la spinta dei pedali sollecita cosce, glutei e polpacci, mentre, allo stesso tempo, braccia, spalle e pettorali lavorano per azionare le manopole. Infine, altro vantaggio: i movimenti dell’apparecchio obbligano a mantenersi dritti (un punto a favore per chi soffre di mal di schiena) e aiutano gli addominali a contrarsi naturalmente. Per quanto riguarda le braccia, indipendentemente dalla direzione del movimento, l’esercizio coinvolge i bicipiti e, in una certa misura, anche i pettorali. Durante l’uso dell’ellittica è necessaria la concentrazione per mantenere un buon ritmo e la schiena eretta: è, infatti, molto comune cedere alla tentazione di piegarsi in avanti per diminuire la fatica.
Nel pratico
- Riscaldamento per 10’ ad andatura lenta.
- Accelerare il ritmo progressivamente: 15’ di lavoro in base alla propria capacità di resistenza aerobica.
- Rallentare il ritmo per un defaticamento di circa 5’.