Geraint Thomas, un futuro nel triathlon. Garantisce Cameron Wurf

Geraint Thomas, un futuro nel triathlon. Garantisce Cameron Wurf

16 Gennaio, 2020

Un futuro da triatleta (con l’IRONMAN nel mirino) per il ciclista Geraint Thomas, stella del Team INEOS. Parola di Cameron Wurf

Il futuro di Geraint Thomas post-ritiro? Il ciclista gallese pensa al triathlon. Nel frattempo, il vincitore del Tour de France 2018 e argento alla Grande Boucle 2019 è in procinto di scattare per la sua quattordicesima stagione da Pro. Un curriculum di successi su strada e pista per la stella 33enne del Team INEOS, scrivendo belle pagine sportive di un libro difficile da chiudere. E allora, perche non iniziare un nuovo capitolo? A CyclingNews, Thomas ha confessato: “Da piccolo nuotavo. Quando mi ritirerò dal mondo del ciclismo professionistico, voglio sicuramente affrontare un Ironman. O forse più di uno. Farò quello in Galles per primo. Il percorso in bicicletta dovrebbe essere abbastanza duro, quindi quello potrebbe giocare a mio favore. Comunque, penso proprio che avrò bisogno di qualcosa da fare quando mi fermerò. Se succederà fra tre o quattro stagioni, finirò con 18 anni da professionista. E prima ho fatto anche due anni da dilettante e da Juniores. Saranno vent’anni strani, in cui tutto quello che fai e tutto quello a cui pensi è il ciclismo, e hai sempre un obiettivo fissato per i due-tre mesi successivi”.
Del resto, Thomas ha già dato filo da torcere al triatleta australiano Cameron Wurf (ex Pro Cannondale del WorldTour nel 2013 e 2014 dopo un’esperienza olimpica nel canottaggio), con il quale si era allenato a Monaco poco dopo la vittoria al Tour de France 2018, perché con lui condivide alcune sessioni del preparatore del team INEOS Tim Kerrison. Wurf garantisce: “Sicuramente sa nuotare: non riuscivo a credere a quanto me lo fossi trovato vicino alla fine del tratto di acqua di 200 metri che usiamo per i nostri training. E dopo la nuotata, ha indossato le scarpe da corsa per fare con me un lavoro di velocità (a piedi – ndr), lavoro in cui sembrava a suo agio al ritmo di 3’40” a chilometro. Mi ha assolutamente sorpreso”.
Ma nel frattempo si pensa al Tour, alla Tirreno-Adriatico, al Giro di Romandia e al Giro di Svizzera, con un esordio stagionale al Giro di Provenza o al Giro dell’Algarve in febbraio. Continuando (esclusivamente) a pedalare per i prossimi tre o quattro anni: Cameron Wurf può tirare un sospiro di sollievo.

Foto: Team INEOS – Facebook

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