Scheda Tecnica
Gruppo: Shimano Dura Ace 11V
Misure disponibili: 50 / 52 / 54 / 56 / 58 / 60
Colori: carbon verde/carbon rosso
Peso: 6,8 kg
Telaio: Carbon monoscocca UD peso forcella e reggisella: 1,84 kg
Forcella: Carbon monoscocca Aero
Ruote: Fulcrum Zero
Copertoncini: Schwalbe
Attacco e piega: Deda
Sella: Selle Italia SLR
Sito: www.olmo.it
Una marchio storico nel mondo del ciclismo che crede nelle potenzialità e nel grande mercato offerto dal triathlon e così questa stagione presenta il modello Gepin, dedicato alla triplice disciplina. Telaio decisamente votato all’agonismo, che si trova bene su tutte le distanze, dallo sprint alle gare no draft, dove le angolazioni ibride e un manubrio da crono possono diventare un binomio di ottimo livello. I freni sono posizionati posteriormente nella forcella anteriore e dietro la scatola del movimento, altro accorgimento che Olmo ha richiesto ai suo progettisti per rendere Gepin veloce, fluida e sicura.
Telaio e forcella
I due triangoli, anteriore e posteriore, cercano in maniera univoca di trasformare al meglio le forze che si imprimono sui pedali sull’asfalto. Proprio la parte posteriore vede nella trasmissione un ruolo determinante, lo si deduce velocemente dall’angolazione chiusa e dalle forme differenti tra pendente e carro, la prima con un diametro e una sezione minore rispetto i foderi della sorella che parte con forme generose nell’inserzione con il movimento centrale e perde volume mano a mano che si avvicina al forcellino del cambio, quest’ultimo assemblato in maniera da rimanere in caso di necessità svincolato dal telaio.
Geometrie e angolazioni tipiche da crono per il piantone, che vede la prima parte, quella dove trova alloggio il reggisella, con una forma piatta che ricorda una lama, per poi diventare a mezzaluna, in modo da nascondere alle turbolenze la ruota posteriore. Vezzo estetico che sposa bene la linea del telaio la piccola pinnetta che lo rende spigoloso ma allo stesso tempo accattivante. Decisamente generoso il tubo obliquo, in modo da ottimizzare tutte le forze e le torsioni che proprio su questa parte del telaio si concentrano in maniera continua e violenta. La parte superiore quando si unisce alla tubazione che contiene la serie sterzo prende volume, garantendo un sodalizio perfetto con la forcella che, in linea con la tendenza di mercato per le crono o le ibride, vede dalla testa salire una protuberanza che si innesta alla fine della forcella, per garantire rigidità e allo stesso tempo aerodinamicità ed estetica.
Giudizio
E’ una specialissima che risulta immediatamente aggressiva e reattiva nel misto e si fa trovare sempre pronta nelle discese anche tecniche con una frenata modulabile e decisa allo stesso tempo; si trova particolarmente a suo agio anche in salita, dove il suo peso piuma garantisce un buon apporto all’inerzia.
Tratto da Triathlete n. 215 di Gennaio – Febbraio 2015 in edicola o in abbonamento