Aerodinamicità per i triatleti: la soluzione si chiama Madone SLR 6 Disc Speed, nuova nata in casa Trek, con appendici aerodinamiche integrate rimovibili (in trenta secondi!)
Presentata da Trek la nuovissima Madone SLR 6 Disc Speed, il primo modello della famiglia Madone con appendici aerodinamiche integrate rimovibili. La configurazione aerodinamica risulta ideale sia per i triatleti part-time sia per chi usi lo stesso mezzo tanto per allenarsi quanto per gareggiare, soprattutto sui percorsi collinari con strade tortuose. Semplificato (bastano trenta secondi) il processo di installazione e rimozione delle appendici aerodinamiche Speed Concept Mono, che sono fissate alla piastra frontale dell’attacco manubrio esclusivamente con una coppia di bulloni. Il telaio è lo stesso di tutti i modelli Madone SLR, realizzato in carbonio OCLV 700 Series, il più leggero tra quelli proposti da Trek, e dispone del disaccoppiatore regolabile IsoSpeed sul tubo orizzontale che consente di adattare l’elasticità del telaio in base alle proprie preferenze. Con un prezzo al pubblico di 6499,00 Euro e da subito disponibile presso la rete italiana di rivenditori Trek, è equipaggiata con trasmissione Shimano Ultegra 2×11, ruote in carbonio Bontrager Aeolus Pro 5 e freni a disco flat mount. La nuova piastra frontale dell’attacco manubrio e le prolunghe Speed Concept Mono sono disponibili anche come componenti aftermarket e sono compatibili con tutti i modelli Madone SLR 2019 e più recenti. La configurazione Madone Speed è disponibile anche tramite Project One, il programma di personalizzazione Trek che da oggi permette ai ciclisti di aggiungere questo componente aerodinamico su qualsiasi modello Madone SLR.
Jordan Roessingh, responsabile dei prodotti road di Trek: “La nuova Madone Speed offre tutte le doti di velocità e maneggevolezza della Madone SLR, oltre al vantaggio di una maggiore versatilità. È possibile allenarsi in gruppo senza le appendici, per poi installarle il giorno della gara. Attualmente, rappresenta l’opzione più intelligente per la maggior parte dei ciclisti che praticano il triathlon o le prove a cronometro”.