La terzultima tappa del circuito WTS, evento clou del week end appena trascorso, ha visto i nostri portacolori autori di una prova di valore, che ha permesso loro di mettere “in cascina” punti preziosi per il ranking olimpico.
Sabato 22 Agosto è stata la volta della gara femminile, con la grande assente Gwen Jorgensen ma comunque il dominio assoluto degli Stati Uniti con Sarah True che conserva il titolo conquistato lo scorso anno alla sua prima vittoria in WTS; seconda piazza per Katie Zaferes, al sesto podio di stagione in WTS e bronzo per la neozelandese Andrea Hewitt, a digiuno da podio dal bronzo di Auckland.
Le statunitensi dominano la frazione a nuoto con muta, mettendo il riga la francese Routier, mentre il mare increspato mette in difficoltà la campionessa olimpica in carica Nicola Spirig, che esce dall’acqua con 48″ di ritardo.
La frazione bici è subito una fuga a tre con la Zaferes, la True e Flora Duffy, che precedono 12 atlete tra cui la nostra Alice Betto sempre in evidenza nelle posizioni di testa, e una indiavolata Nicola Spirig che mette il turbo e dà una marcia in più fino a portare il gruppo a riprendere le fuggitive a 3 giri dalla fine.
La salita spaccagambe posta appena prima della zona cambio mette in difficoltà la Duffy e la Spirig ma non la True, che guadagna terreno ad ogni passaggio e fa il vuoto tra sè e le inseguitrici, con la Hewitt che al’ultimo giro cede alla rimonta dalla 10^ posizione della Zaferes, e si ritrova sul gradino più basso del podio.
Alice Betto come era prevedibile, dopo le ottime frazioni a nuoto e in bici, al rientro dopo un anno di stop e un’intervento al tendine, non essendo in condizione ottimale non ha corso sui suoi ritmi e ha accumulato ritardo, concludendo comunque con un ottimo 19° posto che la porta sempre più vicina alla qualificazione per Rio 2016.
La gara maschile di Domenica 23 Agosto è ancora dominio della Spagna con Javier Gomez che inanella l’ennesima vittoria e mette nel suo carniere anche l’oro di Stoccolma, l’unica gara che non aveva ancora mai vinto.
Nuoto senza muta per gli uomini, cosa ha sicuramente influenzato le strategie di gara, con Gomez che esce ad una ventina di secondi dai primi, e il nostro Alessandro Fabian nelle prime posizioni.
In bici si forma subito un gruppone allungato di una ventina di atleti, tutti i migliori tra cui Fabian collaborano fino a portare il distacco sul gruppo degli inseguitori a circa 1′, e lo mantengono fino all’ingresso in T2.
La frazione podistica decide le sorti della gara, chi ha gambe per aggredire la salita si porta al comando.
Il terzetto formato dallo spagnolo Javier Gomez, il portoghese Joao Pereira e l’australiano Aaron Royle procede compatto per il primo giro, momento in cui lo spagnolo saluta tutti e prende il largo mettendo tra sè e gli avversari un distacco incolmabile. La lotta per il podio è quindi tra Pereira, Royle con il sudafricano Shoeman e l’australiano Bailie che tentano un attacco ma cedono nell’ultimo giro.
Da manuale la gara di Alessandro Fabian, condotta con grande regolarità anche nella frazione podistica, cosa che gli ha valso un ottimo 8° posto; meno bene sono andate le cose per Luca Facchinetti, da subito arretrato all’inizio della frazione bici e che non va oltre un 27° posto.