La gara sprint di Abu Dhabi ha dato oggi il via ufficiale alla stagione di gare del circuito World Triathlon Series, il più importante circuito di campionato mondiale di triathlon, in quanto valevole per l’assegnazione di punteggio per la qualificazione olimpica.
Le prime a partire sono le donne, al via le migliori al mondo tra cui la nostra portacolori Charlotte Bonin e Gaia Peron, che in caso di qualificazione alle olimpiadi gareggerà per la nazionala turca, ma per quest’anno vestirà i “colori” della ITU.
E proprio Gaia Peron è tra le prime ad uscire dall’acqua, seconda in 0:09:34 alle spalle della spagnola Routier (best swim split 0:09:30), mentre Charlotte Bonin è 25^ (0:10:00).
In uscita da T1 si forma subito un gruppo di una decina di atlete con tra le altre la Routier, la Duffy, la Norden e la Takahashi che si danno cambi regolari tenendo un’andatura abbastanza elevata su un percorso molto nervoso con diversi rilanci. Gaia Peron probabilmente penalizzata per una falsa partenza a nuoto si trova nel gruppo delle inseguitrici insieme a Charlotte Bonin, che conduce una buona gara ben coperta, e alla favorita Gwen Jorgensen, che fa gara tattica.
Nella seconda metà della frazione ciclistica 5 atlete (Norden, Duffy, Zaferes, Jerdonek e True) si staccano e forzano l’andatura capitanate dalla Svedese, mentre la nostra portacolori Charlotte Bonin rimane nel secondo gruppo accumulando distacco.
Prima ad entrare in T2 è Flora Duffy in 0:30:55, seguita da Lisa Norden e Lindsey Jerdonek; Charlotte Bonin è 32^ a 1’02”, mentre Gaia Peron è ancora più dietro, a più di 2′.
La frazione podistica, come era prevedibile, è dominio assoluto di Gwen Jorgensen, che dopo una frazione ciclistica nelle retrovie, esce 36^ da T2 e inizia una cavalcata ad un ritmo impressionante, sfoggiando una corsa leggera, elegante e sempre in spinta.
Flora Duffy, partita a piedi forse ad un ritmo troppo elevato, a 2 km dal traguardo viene superata dalla Jorgensen, e 1km dopo anche dalla Zaferes.
Vittoria finale quindi per Gwen Jorgensen (USA 0:58:59), argento per Katie Zaferes (USA 0:59:15) e bronzo per Flora Duffy (BER 0:59:23).
La nostra Charlotte Bonin chiude al 40° posto in 1:01:11, mentre Gaia Peron solo 59^ in 1:04:43.
Per la gara maschile attenzione puntata sui nostri “4 moschettieri” Alessandro Fabian, Andrea Secchiero, Andrea de Ponti e Davide Uccellari, alla prima gara di stagione, un appuntamento importante per testare lo stato di forma a questo punto del percorso di preparazione.
Primi ad uscire dall’acqua i Francesi Pujades (0:08:47) e Raphael (0:08:49), mentre primo degli Italiani al T1 è Alessandro Fabian, 10° (0:08:55), seguito da Andrea Secchiero 22° (0:09:03), Andrea de Ponti 35° (0:09:12) e infine Davide Uccellari 49° (0:09:18); la gara è tiratissima, con 50 atleti in 30”.
In bici si formano subito 2 grossi gruppi, con i 3 azzurri Fabian, de Ponti e Secchiero in quello di testa, mentre Uccellari più arretrato è tra gli inseguitori.
De Ponti fa registrare il terzo miglior bike split (0:28:18) dopo Richard Murray (0:28:14) e Sven Riederer (0:28:17); Fabian e Secchiero chiudono la frazione bici in buona posizione ed escono nel gruppo di testa per la frazione podistica, mentre Uccellari è dietro a circa 50”.
La corsa vede sin dai primi metri una fuga a tre con Mola, Murray e Luis a dettare il ritmo fino al traguardo e di fatto a definire il podio, con Mario Mola vincitore in 0:52:32, seguito da Vincent Luis (0:52:45) e Richard Murray (0:52:50).
Alessandro Fabian si mantiene nel primo gruppo di inseguitori, ma cede un po’ nel secondo giro e chiude 16° in 0:53:41, migliore degli Italiani.
Gli altri azzurri chiudono la gara rispettivamente al 39° posto Andrea de Ponti (0:54:36), al 45° Andrea Secchiero (0:54:59) e infine al 50° Davide Uccellari (0:55:20).
Bilancio quindi tutto sommato positivo per il rientro alle competizioni dei nostri portacolori, che non hanno sfigurato a confronto dei migliori in assoluto al mondo pur non essendo ovviamente a questo punto della stagione al massimo della forma, cosa che fa ben sperare per i prossimi appuntamenti in vista di Rio 2016.