Nuovamente in Europa la World Triathlon Series dopo i due appuntamenti canadesi e a Stoccolma Flora Duffy è da Premio Nobel: quinta vittoria per lei, che domina anche questa penultima (8^ di 9) tappa del circuito mondiale che a settembre porterà all’assegnazione dei titoli iridati nella gara di Rotterdam. Sul fronte maschile, Jonathan Brownlee torna a vincere e tra gli azzurri Alice Betto firma un’importante top ten (9^).
2017 ITU World Triathlon Stockholm, prova su distanza olimpica: quinto sigillo stagionale per la campionessa del mondo in carica e leader della classifica generale WTS, che stacca senza riserva la seconda, la britannica Jessica Learmonth, al primo podio del massimo circuito mondiale. Il bronzo va all’australiana Ashleigh Gentle, che recupera con una splendida rimonta. Nel frattempo, Alice Betto – bronzo continentale a Kitzbuhel e terza anche in WTS a Leeds – dopo un periodo di allenamento in altura, in Svezia firma una solida top ten grazie a un ottimo nuoto (esce 5^ vicinissima alle migliori) e una grande frazione ciclistica nel gruppo inseguitore tentando sempre di rimanere agganciata alle posizioni utili per il podio. Si difende poi bene in corsa e strappa la top ten chiudendo in nona posizione (02:03:49) dopo la statunitense Kirsten Casper (02:03:29) e prima della kiwi Andrea Hewitt (02:04:05).
Ilaria Zane, dopo il 20° posto della WTS di Amburgo, l’11° in World Cup a Madrid e il podio dell’Etu Cup di Altafulla, a Stoccolma dopo il nuoto entra in zona cambio 19^ a 50” dalla testa, viene doppiata in sella e non conclude la sua prova. La gara femminile si era aperta con Jessica Learmonth e la britannica Lucy Hall a dettare il ritmo, con Flora Duffy in terza posizione; l’australiana Gentle e la neozelandese Hewitt iniziano a pedalare con 1’20” dalla britannica in testa, ma subito è la Duffy a ribaltare le carte con la solita grinta in bici: agganciate alla bermudiana resistono solo la statunitense Katie Zaferes e la Laermonth mentre la Betto, complice una buona prima frazione e una transizione filata liscia, si mantiene all’inseguimento con Hall, Taylor Spivey, la statunitense Kirsten Kasper e la belga Claire Michel. A un terzo della frazione bike il gruppo delle inseguitrici in cui rientra la Betto cresce di numero con 10 atlete al 15° chilometro e un ritardo di circa 1’30”. Modifiche davanti con la caduta della Zaferes, che in una curva secca a sinistra scivola ed è costretta ad abbandonare la gara lasciando al comando le sole Duffy e Learmonth, che a questo punto giungono insieme in T2 con 2’10” di gap su un drappello di 8 inseguitrici tra cui la Betto, mentre il gruppo con Hewitt e Gentle cambia con un ritardo di 2’50”. Come da pronostici la bermudiana Flora Duffy strappa in solitaria il 5° successo del 2017 (02:00:09), mentre la britannica Jessica Learmonth difende l’argento (02:01:30), e dietro è battaglia per il terzo piazzamento. La Betto cerca di non perdere il treno per il secondo podio in WTS, ma l’incalzare dell’australiana Ashleigh Gentle in gran recupero dal terzo gruppo – poi bronzo (02:01:42) – la costringe a cedere qualche secondo al chilometro; forsennato anche il ritmo della debuttante francese Leonie Periault, della giapponese Yuko Takahashi e della canadese Joanna Brown, poi quarta.
Gara maschile dominata da Jonathan Brownlee, che firma il primo successo nella World Triathlon Series 2017; argento e bronzo assegnati in volata rispettivamente al norvegese Kristian Blummenfelt e al francese Pierre La Corre, mentre lo spagnolo Mario Mola, campione del mondo incarica e già vincitore di quattro prove nel 2017, chiude al 7° posto. Gianluca Pozzati, reduce da due buone prestazione in Etu Cup (2° a Wuustwezel e 4° a Malmoe), a Stoccolma si rende artefice di due ottime frazioni (nuoto e ciclismo) che lo hanno portato all’uscita del secondo cambio in 13^ posizione, ma si spegne in corsa e chiude 30°. Il nuoto aveva spaccato il fronte in tre gruppi: sette i fuggitivi – il britannico Jonathan Brownlee, lo slovacco Varga, il francese Coninx, l’australiano Royle, lo svizzero Salvisberg con i tedeschi Nieschlag e Schomburg – 13 gli inseguitori tra cui Gianluca Pozzatti (16° all’uscita dalla prima frazione) e un terzo gruppo con l’iridato in carica Mario Mola, in difficoltà in acqua. Al 10° chilometro della frazione bike qualcosa cambia: davanti rimangono in sei dopo che Varga, il migliore a nuoto, si è staccato e mentre dietro si forma un gruppo di 25 atleti tra cui Mola, Blummenfelt e il sudafricano Schoeman assieme a Pozzatti, che tiene bene la posizione e scende dalla bici 13° con 57” di ritardo dalla testa. A piedi Jonathan Brownlee conquista il suo quinto podio di Stoccolma (01:49:10), il primo in WTS nel 2017. In lotta per Argento e Bronzo rimangono Mola, Kristian Blummenfelt e il neozelandese Sissons, autori di una grande rimonta, ma per gli altri metalli preziosi c’è spazio solo per il norvegese, secondo in 01:49:28, e per il francese Pierre La Corre (01:49:28). Gianluca Pozzatti stringe i denti dopo due frazioni nel cuore della gara e chiude al 30° posto (01:53:47), suo primo risultato utile in WTS. Lo spagnolo Mario Mola chiude 7° (01:49:48) dietro al britannico Thomas Bishop (01:49:39) e davanti all’australiano Aaron Royle (01:50:14).
Photo Credit: ITU Media – Janos Schmidt