Sudata trasferta orientale per i tre lunghisti italiani: il clima, in Thailandia, non perdona, e Casadei, Cigana e Martina Dogana hanno dovuto lottare come tigri. Le calde e umide avventure nell’Oceano Indiano cominciano a Langkawi con l’IRONMAN Malaysia di Casadei, 9° (09:00:37) – in una giornata per giunta ventosa – e accompagnato dall’Age Group Enzo Bergamo (09:53:48), 1° di categoria.
Da lì, il tour prosegue verso la Thailandia, dove ad aspettare Casadei ci sono Cigana e Martina Dogana: sofferta la decisione per l’Eroe del Piave, che non partirà nella gara tanto amata, il Laguna Phuket Triathlon, a causa di penalizanti condizioni di salute. Un 5° posto con agguerrita difesa della top5 fino alla volata finale per Casadei, che a solo una settimana di distanza dal full della Malaysia riesce a far girare comunque molto bene le gambe. Antony Costes – secondo in 02:21:18 – e Michael Raelert – il vincitore in 02:19:13 – involano, lui insegue Brad Kahlefeldt – poi terzo in 02:23:21 – fino a T2 per poi giocarsi a piedi il terzo gradino del podio, ma al 7° chilometro Ritchie Nicholls – 4° in 02:23:46 – si prende la rivincita del sorpasso subito da Alberto in Malaysia e ricambia. Poco male: 5° in 02:24:42 su 651 triathleti provenienti da più 40 paesi. 6^ alla sua terza esperienza – presente già nel 2007 e nel 2010 – la Dogana chiude in 02:54:45, soddisfatta del nuoto e della frazione ciclistica ma appesantita nella corsa dal clima molto faticoso da metabolizzare. E il tutto, su una distanza a lei poco congeniale: 1,8K-55K-12K. Stefano Passarello (02:47:58) è 18° e 6° M35-39. Vittoria di categoria per Urbano Ferrazzi, 21° assoluto in 02:51:16. Sandro Angelastri è 41° e 2° M55-59 (02:56:24). Sarah Vidotto è 26^ e 5^ F40-44 in 03:26:00.
L‘IRONMAN 70.3 Thailand non poteva che essere la rivincita di Cigana, ancora amareggiato per la mancata partenza nella gara in cui è diventato una vera leggenda: a Phuket, sempre presente fin dal 2005, aveva vinto in doppietta con Casadei nel 2014, e poi da solo ancora prima, nel 2011, nel 2010 e nel 2007. Arriva un 7° posto (04:13:21) per lui nella distanza half “pallinata”, in una gara tempestata dall’altissimo livello di campioni del mondo in carica e vecchie stelle: buon risultato nella Baia di Thalang per Massimo, ancora in precarie condizioni fisiche e alla sua ultima performance stagionale. Martina, anche lei all’ultima gara del 2016, si lascia dominare dall’emozione di una vicenda personale per cui le manifestiamo la nostra vicinanza, e a malincuore decide di non concludere la sua prova. Sfortunato anche Silver, che lotta con un problema fisico: bene nel nuoto, fa selezione e per i primi 10K segue il Campione del Mondo in carica Tim Reed e il bi-Campione del Mondo Michael Raelert; dopodiché inizia a decelerare e capitola, deciso a risparmiarsi per la sua ultima tappa. Per Casadei, infatti, a differenza di Cigana e della Dogana, da oggi ufficialmente “in vacanza”, ora c’è l’IRONMAN Western Australia. Ad aspettarlo a Perth, GP De Faveri, fresco fresco dell’argento di categoria ai 2016 Snowy Mountains ITU Cross Triathlon Championships. Una settimana di tempo per recuperare.
Vince la gara thailandese di oggi l’australiano Tim Reed (03:48:33), segue a stretto giro il tedesco Michael Raelert (03:48:48), più distanziato l’altro australiano, Tim Van Berkel (04:05:32). 1° italiano Age Group è Cristiano Todaro, 41° e 5° di categoria in 04:47:43. Secondo Urbano Ferrazzi, 46° e 1° di categoria (04:48:49). Terzo Azzurro Stefano Zanetti (05:16:41). Podio femminile per la kiwi Amelia Rose Watkinson (04:21:01), per la britannica Imogen Simmonds (04:22:08) e per l’australiana Dimity-Lee Duke (04:30:05). 1^ Azzurra e 12^ di categoria è Vittoria Zipoli Caiani (06:57:46), seconda Marasri Augkanavittaya, 13^ di categoria in 07:10:59.