Parla italiano la prima edizione del Challenge San Gil, svoltasi domenica 21 Giugno a Queretaro, Mexico.
La vittoria è andata infatti al nostro Rodolphe Von Berg, statunitense ma con doppia cittadinanza, argento per Maurizio Mendez (MEX) e bronzo per Nathan Kilham (CAN)
“Rudy” ha condotto una gara spettacolare.
Tra i primi fin dalle prime bracciate, ha messo tra sè e i diretti inseguitori un importante distacco durante la frazione bici, e ha gestito bene la frazione podistica.
Ma lasciamo la parola a Rudolph che ci racconta la “sua” gara.
Nuoto senza muta, acqua a 23°. Siamo a 1800m di altitudine e sono preoccupato per via delle mie allergie, che la respirazione sia difficile. La mia strategia è di nuotare davanti, fare un T1 rapidissimo e partire in bici per non essere più raggiunto.
Ed è esattamente quello che è avvenuto!
Inizio il nuoto in testa ma dopo 400m, Brian Fleischmann mi sorpassa e rimango nella sua scia. Esco dal mare in seconda posizione con un terzo atleta dietro. La T1 è lunga 400m e corro velocemente per creare un buon distacco.
E ce la faccio, uscendo con un vantaggio di 25″-30″ sec sui miei avversari. In bici, vado in scioltezza per i primi 10km, dopodichè mi sento in forma per attaccare la salita. Lungo tutto il percorso reso difficile da numerose salite, aumento regolarmente il distacco, con una media di più di 40km/h, ed entro in T2 con un vantaggio di 7-8min, stabilendo un nuovo record per la frazione ciclista.
Corro un buon primo 10km in 35’40”, con una proiezione di 1h14′ per la mezza maratona, che considerando i 1800m di quota non è male. Putroppo non riesco a respirare bene, ho il petto “compresso”. Ma so quale è il mio vantaggio e decido di rallentare sugli ultimi 7km che correro in 3’50″/km invece dei 3’35”-40″ precedenti. Le gambe cominciano ad essere stanche, ma con un tale vantaggio non sono affatto preoccupato. Se avessi dovuto lottare alla fine, avrei potuto accelerare. Taglio il traguardo con 6min di vantaggio su Maurizio Mendez, mio principale avversario.
E’ stata un’esperienza divertente, ma continuerò a dare la priorità alle gare ITU, soprattutto alla luce del 15° posto a Huatulco.