Volkswagen TriO Series, cala il sipario sull’Oakley TriO Sirmione, seconda tappa del circuito. Grande protagonista il 707 Triathlon Team, che ha conquistato il gradino più alto del podio maschile e femminile con le ottime prestazioni del romagnolo Luca Facchinetti (1h45’06’’) e della piemontese Giorgia Priarone (1h59’52’’), al suo primo olimpico. Appuntamento il 14 e 15 settembre per la finale Kuota TriO Peschiera
Ancora una volta è stato il fascino del Castello Scaligero e del lungolago gardesano al tramonto a fare da perfetto sfondo alla finish line dei 1.000 triatleti impegnati nell’Olimpico Silver di Oakley TriO Sirmione, seconda tappa del circuito Volkswagen TriO Series, organizzato da TriO Events e Volkswagen. Nonostante le condizioni meteo incerte fino alla partenza, che hanno portato al cambio di tracciato per la frazione di nuoto, la competizione ha potuto contare su un clima ideale e ha visto grande protagonista il 707 Triathlon Team.
Per la squadra, gradino più alto del podio maschile e femminile con le ottime prestazioni del romagnolo Luca Facchinetti (1h45’06’’) e della piemontese Giorgia Priarone (1h59’52’’), al suo primo olimpico. Tra gli uomini, secondo classificato Elia Mozzachiodi (ASD Spezia Triathlon) in 1h45’35’’ e Marco Corrà (Sportlife Project Ultraman) in 1h46’42’’. Tra le donne, invece, argento per Myriam Grassi (707 Triathlon Team) in 2h05’23’’ e bronzo per Elisa Marcon (The Hurricane SSD) in 2h05’37’’. Qui tutti i RISULTATI.
Tra i big presenti, il campione Alessandro Degasperi: “Alla fine il tempo è stato clemente e ci ha regalato le condizioni giuste per affrontare la gara e divertirci. Ho improntato il mese di giugno sull’allenamento, con la partecipazione alla Milano-Sanremo e alla Sportful Dolomiti Race con 5mila metri di dislivello, ma sentivo il bisogno anche di competere in un triathlon. Adesso comincerà la fase di scarico per affrontare nel migliore dei modi il Challenge Roth il 7 luglio”.
In campo anche il team Volkswagen, con Maddalena Gardan e Giuseppe Cristaudo capitanati dal campione di nuoto Massimiliano Rosolino, che ha supportato a distanza il team.
Il percorso
A causa delle condizioni meteo, cambio di percorso nella frazione di nuoto, con lo spostamento della star line su piazzale Porto. I triatleti hanno affrontato il nuovo tracciato, definito da quattro boe, interamente nella darsena per poi, usciti dall’acqua, raggiungere la T1 sul lungolago Diaz. Recuperate le bici, al via la frazione di ciclismo che, dopo un primo tratto di 4 chilometri, li ha portati a lasciare il centro di Sirmione per raggiungere in 8 chilometri l’entroterra gardesano. Da Pozzolengo è partito un anello di 15 chilometri che, lambendo Monzambano, si è nuovamente ricollegato a Pozzolengo, sul tratto iniziale. Al rientro a Colombare di Sirmione la zona cambio T2, in via Montello, da cui è partita la frazione di corsa con un avvicinamento di 5 chilometri verso l’arrivo presso il centro di Sirmione. Sul finale i partecipanti sono stati impegnati in un percorso multilap, da effettuare 2 volte, fino alla finish line su piazzale Porto.
I commenti dei vincitori
Luca Facchinetti: “Dopo un buon avvio di stagione sin da maggio, ho vissuto alcune settimane difficili a causa di un black out fisico. Già la scorsa settimana a Bardolino mi sentivo meglio e sono arrivato a Sirmione per dare il massimo ed esprimermi al 100 per cento, a prescindere dal risultato. È un percorso in salita ma sono pronto per affrontare in Olanda la Coppa Europa. L’obiettivo è rientrare nel circuito mondiale”.
Giorgia Priarone: “Sono davvero contenta perché avevo il dente avvelenato per non aver concluso la gara a Bardolino. Sono riuscita a condurre la competizione in solitaria perché in bici mi sentivo davvero bene: volevo provare a fare 40 chilometri a cronometro per poi tirare il più possibile nella frazione di corsa. L’obiettivo era testare la mia condizione visto che è il mio primo olimpico”.
Anche Oakley TriO Sirmione plastic free
Grazie alla sinergia tra TriO Events e Culligan grande attenzione al territorio. Anche a Sirmione bandita la plastica con la fornitura da parte dell’azienda di acqua potabile, prelevata dalla rete acquedottistica, e trattata dai suoi impianti Aquabar con bicchieri di cellulosa riciclabili al 100 per cento. Materiali biodegradabili anche al pasta party a conclusione dell’evento.
Foto: PH Matteo Oltrabella.