Ironman 70.3 Pula nonché Grand Final European Championship: il mare cristallino della Croazia ospita per il secondo anno un mezzo molto amato dagli italiani e sul podio sbandiera il tricolore.
Vittoria femminile di Gaia Peron, alla sua prima esperienza in una gara del circuito. Scelta Pola come meta per motivazioni tecniche e logistiche, quello che doveva essere un esordio “con poche pressioni” diventa un’impresa epica. Chiude una gara tempestata dal maltempo in 4h50’42’‘. Meteo avverso per gli atleti, ma – in nomen omen – Gaia non perde il buonumore. Decisa a onorare l’appuntamento, gestisce molto bene la frazione di nuoto, resa impegnativa da una forte corrente e onda lunga; esce dall’acqua quarta assoluta, compresa la concorrenza maschile. Fino al trentesimo chilometro della frazione in bici il tempo resiste, per poi trasformare una leggera pioggia in una violenta tempesta tropicale con raffiche di vento gelido. A enfatizzare la sensazione di freddo c’è poi la lieve discesa della seconda parte di percorso, tanto da portare Gaia a rasentare la crisi ipotermica a piedi e mani. Penalizzata nella gestualità ai comandi della bici, la sua prestazione ne risente ma a 20 chilometri da T2 il meteo si fa più clemente. Ritmo regolare per la corsa, pur con gli strappi impegnativi della prima parte vallonata di percorso, ma la tempesta ritorna. Nonostante questo, il traguardo nell’Arena di Pula è un momento da incorniciare. Per Gaia, molto soddisfatta e motivata per il futuro. E per i moltissimi italiani presenti, 459 all’arrivo. Oro maschile al belga Kjel De Hertog (04:14:18), argento al cecoslovacco Jan Volar (04:15:56), bronzo al serbo Ognjen Stojanovic (04:20:45). Top ten per due italiani: 7° Stefano Davite (04:27:12) e 10° Norman Masè (04:30:13). Completano il podio rosa la croata Zeljka Saban Milicic (04:57:36) e l’ucraina Oleksandra Gryshyna (04:57:46). Seconda italiana assoluta è Evelyn Tessaro, 12^ in 05:18:05.