IRONMAN FLORIDA, Panama City Beach: mentre lo stato della Florida si preparava a eleggere il nuovo Presidente degli Stati Uniti, i futuri Ironman Azzurri speravano anch’essi in un’ufficiale consacrazione negli States. Una delle più leggendarie gare del Nord America quella di Panama City: per i 2245 atleti alla partenza si prospettava il nuoto nel Golfo del Messico – quest’anno reso più impegnativo dalle onde – su due giri e uscita australiana di congiunzione; percorso bike piatto e veloce con l’unica incognita di un insidioso vento pomeridiano; due giri di corsa senza dislivello, attraverso i quartieri locali e il St. Andrew’s State Park, tra zone d’ombra e fauna selvatica. Nonostante il meteo abbia tradito le aspettative di un mite clima autunnale solitamente tipico degli stati del Sud Est, la delegazione italiana può ritenersi più che soddisfatta. Prestazione da Air Force One per Alfio Bulgarelli, che vola letteralmente e conquista il secondo posto di categoria M45-49 con un tempo di 09:54:34, chiudendo 43° assoluto, nonchè meritevole di slot per Kona2017. Secondo italiano è Guido Pasqualini M50-54, in 10:08:21, 3° di categoria, anch’egli con la slot tra le mani e un risultato poco oltre la top 50. Virtuale bronzo italiano per Roberto Monticelli (10:56:08). Prima donna Azzurra è Silvia Schiapparoli (11:14:59), seconda Teresa Lenzi (13:20:40). Podio per Jack Mcafee, statunitense che giocando in casa riesce a tagliare il traguardo in 8:48:15. Con l’argento di Tim Hola (08:48:57) è doppietta a stelle e strisce, ma il bronzo va al cileno Eduardo Della Maggiora (08:58:22). Sul podio rosa ci sono la belga Laure Mary Close Lux (09:47:49), la statunitense Erin Humsi (09:58:57) e la britannica Rachel Hall (10:02:17).