La prova di WTS che si è svolta stanotte a Yokohama (JAP) è stata ancora una volta una conferma: quando Gwen Jorgensen scende in campo non ce n’è per nessuno, nonostante il freddo e la pioggia.
Gara particolare quella femminile, condizionata dalla temperatura dell’acqua che ha richiesto l’utilizzo della muta, e dalle condizioni di mare movimentato. Il freddo, la pioggia e il tracciato tecnico hanno reso insidiosa la frazione ciclistica, concentrando l’attenzione degli atleti più sul rimanere stabili sulle due ruote che sulla media oraria e le strategie di gara.
Numerose le cadute, in una delle quali è stata coinvolta anche Annamaria Mazzetti (Fiamme Oro)che ha ripreso la gara ma trovandosi da sola ed avendo accumulato un pesante ritardo rispetto al gruppo ha optato per il ritiro.
Terza vittoria in WTS quindi per la Jorgensen che taglia il traguardo in 1:57:20, seguita dall’australiana Ashleigh Gentle che col tempo di 1:58:33 centra il suo primo podio in WTS; bronzo ancora all’Australia con Emma Moffat, lontana dal podio dal 2013, in 1:59:03.
Solo 35^ Charlotte Bonin (Fiamme Azzurre)che chiude in 2:02:54.
In campo maschile Javier Gomez (1:47:00) si impone allo sprint su Alistair Brownlee (1:47:02) e Mario Mola (1:47:20) e conquista il primo oro della stagione, su di un campo gara decisamente più asciutto di quello che ha accolto la gara femminile ma che ha visto in ogni caso una serie di cadute durante la seconda frazione.
Coinvolto nella caduta di un altro atleta anche Andrea Secchiero (Fiamme Oro), ripartito con un guasto meccanico alla ruota e costretto purtroppo al ritiro.
La gara si è di fatto decisa nella frazione podistica, in cui il terzetto di testa ha imposto dei ritmi impressionanti che i nostri portacolori Andrea de Ponti e Luca Facchinetti non sono riusciti a sostenere, pur avendo condotto una buona gara nelle prime due frazioni.
De Ponti chiude 38° in 1:50:19 mentre 43° Facchinetti in 1:50:55.
Da segnalare per il PARATRIATHLON il bronzo di Giorgio Vanerio (1:19:35) nella categoria PT2 alle spalle dello Statunitense Mark Barr (1:10:54) e del Marocchino Mohamed Lahna (1:15:24)