Super League Hamilton Island, alla corte di Macca ci sono i 25 migliori al mondo: complimenti a Murray, Mola e Birtwhistle, dominatori del circuito. E ad Alessandro Fabian, 12° del gotha mondiale.
Divertente e veloce: la Super League Triathlon di Hamilton Island, in Australia, lascia il segno nel cuore di atleti e spettatori. Così, del resto, voleva il suo ideatore: per Macca, ora manager e organizzatore dopo l’insuperabile carriera agonistica, la Super League doveva essere tutta un’altra storia. Rispetto al triathlon che siamo abituati a vedere. Dopo un brillante esordio nella Triple Mix, una combinata di tre mini triathlon su distanze molto brevi e con le discipline invertite, Alessandro Fabian parte un po’ sofferente nella crono di apertura dell’Equalizer del secondo giorno, ma stringe i denti e rimonta nella prova pomeridiana di sabato dello swim-run-swim-bike-run con la voglia di giocarsi la top ten assoluta nell’Eliminator con altri tre mini triathlon a eliminazione. La vittoria nella cronometro individuale di 6 chilometri era stata di Dye con Birtwhistle e Fisher a seguire, più indietro Murray, Mola, Gomez e ancora più attardati Schoeman, Brownlee, Varga e Bozzone. Fabian, dopo il 5° posto nella classifica del primo giorno, fatica nella crono e chiude 23esimo. Propedeutica allo swim (300mt) – run (2K) – swim (300mt) – bike (6K) – run (2K) del pomeriggio, la prova a cronometro ne stabilisce l’ordine di partenza e i distacchi, pari ai gap accumulati tra gli atleti. Incoraggiante la rimonta dell’azzurro, che si dichiara entusiasta della risposta fisica e determinato a continuare a così alti regimi, mentre il leone Murray sgomita e risale fino al 1° posto, lo stesso del venerdì, accumulando preziosi punti che gli valgono la supremazia in classifica generale; sul podio dell’Equalizer anche Birthwhistle e Mola. Fabian è 15° ma 11° nella Leaderboard, dove alla fine della seconda giornata c’è appunto ancora Murray a comandare, con Mola e Varga dietro e Gomez 6°. Sarà l’Eliminator di domenica a decretare la top ten assoluta. Tre minitriathlon swim (300mt) – bike (6K) – run (2K) con una pausa di 10 minuti fra ognuno, ma attenzione: il break parte quando il vincitore della fase precedente taglia il traguardo e ciò significa che ogni atleta alle sue spalle ha sempre meno tempo per recuperare. Solo i primi 15 passano alla seconda manche, ma meglio non strafare perché, terminata quest’ultima, i primi 10 competono per la finalissima. E se nei giorni precedenti la vittoria si è giocata gestendo le forze nel finale, qui è tutto un altro paio di maniche. Nel frattempo la tempesta ha mitigato il caldo umido che ha funestato le prove precedenti, ma non sono certo più freschi i super campioni con Brownlee che addirittura si ritira per cattive condizioni di salute e l’asfalto bagnato da tenere d’occhio. Fabian esce di scena alla seconda fase, non senza aver onorato la sfida con un 12° posto assoluto da encomio. Al sudafricano ormai basterebbe anche arrivare 7° per portare a casa i 100mila dollari in palio, ma perché fermarsi qui? Lo incalzano Mola e Birtwhistle, quando quest’ultimo decide di scalare la marcia e volare primo al traguardo, anche se sarò comunque Richard Murray, bronzo di giornata, ad accaparrarsi il premio in denaro e il Leonid Boguslavsky Champions Trophy come vincitore assoluto della Super League Hamilton Island. A Mario Mola l’argento del circuito e un combattivo Jake Birtwhistle chiude il super podio.
Photo credit: Delly Carr – Sports Photographer