La città più bella del mondo, conosciuta in tutto il mondo: Alberto Casadei si veste d’argento nella gara di casa, mentre dalla Germania scende Lukas Kramer, conquistatore del Challenge Venice 2017. Firma straniera anche per il podio femminile, con la vittoria della belga Sofie Goos.
C’era da aspettarselo: Venezia chiama e da tutto il mondo rispondono. Irresistibile agli occhi stranieri, la gara di casa del beniamino Casadei diventa così una dura lotta contro il conquistatore da oltre confine.
Il Challenge Venice 2017 è andato a “un tedesco vestito da tedesco”: oro per Lukas Kramer in un body con stampa del tipico abito bavarese, impossibile da non notare, seguito dall’Alberto veneziano e dal connazionale Jan Raphael. Vittoria al femminile come da pronostici alla belga Sofie Goos, seguita da Simona Krivankova e Sonja Skevin. 700 gli iscritti – provenienti da 46 nazioni – alla seconda edizione di Challenge Venice, il triathlon full distance con suggestiva partenza dal canale di San Secondo, nella magica laguna veneziana. Casadei conosce e fa strada: uscito in testa dall’acqua assieme a Davide Giardini, è seguito a ruota dal tedesco Bittner mentre il vincitore di giornata tocca terra in 9^ posizione. Veloce e filante il percorso bike con partenza dalla zona cambio allestita nel Parco San Giuliano, con passaggi nell’entroterra lagunare, attraverso le pianure dei comuni di Monastier di Treviso, Meolo, Roncade, San Biagio di Callalta, Marcon, Quarto d’Altino. Giardini è il primo a scendere dalla sella, seguito a stretto giro dal leone veneto Casadei e da un Bittner più attardato, mentre Kramer risale pericolosamente fino alla 7^ posizione, a poco più di 8 minuti da Giardini. Imprendibile dall’acqua, Venezia viene conquistata da terra da un dominatore nordico che si apre il varco con una corsa in rimonta all’interno del Parco San Giuliano firmando la vittoria con un tempo di 8.23’38” senza lasciarsi sopraffare dalle temperature di una torrida giornata di metà giugno. Argento ad Alberto Casadei (8.26’52”) e terza piazza per Jan Raphael (8.29’57”).
Lotta meno serrata tra le donne, in una gara scritta e autografata dalla belga Sofie Goos, prima con il tempo di 9.17’17” perché capace di costruire, nonostante il recente rientro da un infortunio, un vantaggio notevole in bici senza poi perdere niente in corsa. Seconda posizione per la ceca Simona Krivankova, a quasi venti minuti (9.36’25”), e terza per la croata Sonja Skevin (9.49’21”). Quarta Martina Dogana in 9.59’35”.
Ma gli applausi più scroscianti vanno alla Lotto Relay, che sosteneva un’iniziativa benefica dedicata ai bambini diversamente abili. I proventi di questa gara a staffetta che si è svolta sullo stesso tracciato della prova individuale e che ha visto partire oltre 20 squadre composte da 4 fino a 7 frazionisti, sono stati destinati all’associazione “Bambini Terribili for a Smile”, fondata dal dottor Pier Luigi Righetti, medico psicoterapeuta che quest’anno ha preso parte alla gara portando con sé lungo il percorso alcuni giovani con disabilità fisiche o mentali, dapprima su un canotto per la frazione di nuoto, pedalando su un tandem per la frazione di bici e salendo su una carrozzina per la maratona conclusiva. Sono state premiate le tre squadre più generose.
Photo Credit: Jose Luis Hourcade