2016 ITU World Triathlon Grand Final Cozumel, c’è l’elite del Triathlon, l’elite dello Sport, l’elite dei Sentimenti.
Proprio un Grand Final, la prova maschile messicana che doveva assegnare il titolo iridato di Campione del Mondo. Oro nella classifica del ranking mondiale è lo spagnolo Mario Mola (01:47:36), 5° al traguardo di giornata, dove ha primeggiato il sudafricano bronzo olimpico a Rio2016 Henri Schoeman (01:46:50), 4° nella classifica mondiale subito dopo Fernando Alarza.
Ma chi è il vero vincitore dell’ultima prova, a Cuzumel? Schoeman si ricorderà questa gara, una di quelle in cui sei Oro ma la vera classifica è tutta un’altra. Una di quella gare in cui il traguardo lo tagli per primo, ma pensi che l’arrivo di chi ti sta dietro meriti molto di più. E il sudafricano non può non riconoscere le cose come sono andate. La storia del Triathlon internazionale se ne ricorderà: a soli 400 metri dal traguardo, l’umido caldo caraibico che aveva già messo a dura prova nelle gare precedenti i migliori atleti al mondo atterra Jonathan Brownlee, che crolla. Alistair si ferma. E fa il fratello. Lo sorregge fino al traguardo, spingendolo con energica dolcezza oltre l’ostacolo per regalargli l’argento (01:48:04) di giornata e quello del ranking mondiale, mentre a lui andrà il bronzo (01:47:08), nonchè il 10° posto nella classifica WTS. Anche Alessandro Fabian (01:48:04) risente del caldo e per un soffio non chiude nella top ten: ugualmente un ottimo 11° posto e il 25° del ranking. Gregory Barnaby è 20° (01:49:14), 24° Massimo De Ponti (01:49:48), 34° Luca Facchinetti (01:50:46).
La favola dei fratelli britannici, bisogna dirlo, ha rubato la scena a Mola, ennesimo Campione del Mondo spagnolo dopo Javier Gomez e Ivan Rana, ma la vita va così. E alla Spagna basti questo. Dopo il suo ricorso per la squalifica di Jonathan Brownlee a causa dell’aiuto da parte del fratello, ora forse è meglio accettare di buon grado il rigetto dell’ITU.
Photo credit: ITU