ICON Livigno Xtreme Triathlon 2019, un’edizione (e un Giulio Molinari) che dà spettacolo. Prima donna, la norvegese Kathrine Woie
ICON Livigno Xtreme Triathlon 2019, Giulio Molinari e Katrine Woie sono i migliori. Perfetta la giornata che si annuncia sulla spiaggia del Lago del Gallo, a Livigno, venerdì mattina alle 4.30. Il cielo stellato fa presagire un’edizione di ICON baciata da un tiepido sole e dall’aria limpida di queste quote. Sono oltre 220 gli atleti iscritti per l’Extreme Triathlon più desiderato di questo 2019, e i 15.2 gradi del lago accolgono una frazione natatoria sicuramente non semplice, ma affatto proibitiva. Il fischio d’inizio dà il via alla prima frazione di gara con i suoi 3,8 chilometri di nuoto nel buio ancora fitto della notte livignasca. Questa per ICON è la prima edizione nella quale la manifestazione fa parte del prestigioso circuito mondiale Xtri World Tour; si assegnano, infatti, quattro preziosissime slot per la finalissima del 2020 al Norseman.
Così gli uomini
Tra gli uomini il primo atleta a portarsi in T1 è Giulio Molinari, a rappresentare i colori del Livigno Team. Il suo curriculum è quello di un atleta professionista: nel 2014 si è laureato campione europeo a Maiorca, così come nel 2016 su media distanza; si è piazzato 8˚ all’Ironman South Africa e si è confermato miglior italiano nel 2018 ai Campionati del Mondo di Ironman, con il 20° posto, giusto per citare alcuni risultati del palmarès. Non ha rivali in acqua e sono 7’28” i minuti che riesce a infliggere al secondo concorrente di frazione, l’elvetico Patrik Weber. La frazione ciclistica non riserva particolari sorprese alla testa della corsa. Molinari dà dimostrazione di netta superiorità atletica nei confronti degli avversari e nel corso dei 195 chilometri di tracciato incrementa progressivamente il proprio vantaggio su Steve Mazzucco, lo svizzero che subentra in seconda piazza. L’italiano, leader di giornata, arriva in T2 con una ventina di chilometri di vantaggio su Simone Lunghi, diretto inseguitore, che sullo Stelvio riesce a passare Mazzucco. Il terzo uomo in T2 è Mazzucco e sembra proprio che l’assegnazione delle medaglie possa essere un gioco tra questi tre atleti. La frazione podistica è tutt’altro che semplice e obbliga gli atleti a un altro importante sforzo. Molinari prosegue la corsa solitaria verso Carosello 3000, dove lo aspetta l’incoronazione e la grande festa di celebrazione della vittoria. Il traguardo è suo dopo 12 ore 36 minuti e 35 secondi di grande fatica. Lo segue Simone Lunghi (Impossible226 Forlì) con un distacco di una decina di chilometri complessivi e oltre un’ora (13:55:32). Terzo al traguardo è l’estone Pallo Rait, capace di un ottimo recupero nella frazione podistica (14:06:02). Qui tutti i RISULTATI.
Così le donne
Tra le donne la prima atleta a completare la frazione natatoria è la greca Violeta Dialetara, seguita a poco più di 15” dall’americana Carlee Tulett. La greca gestisce bene la frazione di nuoto e arriva in T1 senza particolare affanno. La prima parte della frazione bike la vede saldamente al comando della classifica parziale. Qualche segno di stanchezza inizia ad accusarlo verso la metà. La norvegese Kathrine Woie, recuperando più di 15’ accumulati in acqua, si rende protagonista di una grande performance in sella; la raggiunge attorno al 120esimo chilometro della frazione ciclistica, quando la greca inizia lievemente a calare il proprio ritmo, e la passa. A metà frazione è Carlee Tulett a completare il podio parziale. Sarà lo Stelvio a mischiare ancora le carte nella frazione ciclistica della gara femminile. La Dialetara va in riserva d’energia e viene raggiunta da Laura Ravelli, che procede con lei verso T2. Al cambio per l’inizio della frazione podistica, è Kathrine ad arrivare per prima, precedendo l’americana Tulett di 45’ circa. Laura Ravelli cede il passo negli ultimi chilometri di ciclismo e perde contatto con l’americana. In T2 l’italiana ha circa 35’ di ritardo sull’argento parziale di giornata, con la greca Dialetara pericolosamente vicina. La salita a Carosello è il compimento di una grande impresa per Kathrine Woi, che raccoglie i frutti di una gara gestita con oculatezza e ottima distribuzione dello sforzo per recuperare la prima piazza. In 17 ore 30 minuti e una 14 secondi, questa norvegese taglia il traguardo a Carosello 3000 e corona un sogno: è lei la regina di ICON 2019. La segue la statunitense Carlee Tulett, per il secondo posto femminile (18:39:03), e loro restano le uniche due donne in grado di passare il cancello che dà accesso al traguardo a 3000 metri. Le altre atlete in gara sono, invece, tutte fermate a Livigno, come da regolamento, e completano lì la loro fatica. Qui tutti i RISULTATI.
ICON 2018: il film
In attesa del movie 2019, vivi le emozioni dell’edizione 2018 attraverso le immagini più belle della gara! Be An ICON!