Vincendo sotto la pioggia: è l’acqua la grande protagonista della 29^ edizione del Triathlon Olimpico di Caldaro, ma nemmeno Andrea Secchiero scherza…
Ogni anno, in primavera, un gran numero di atleti nazionali ed esteri si ritrovano sul Lago di Caldaro, in provincia di Bolzano: vigneti e frutteti sullo sfondo con la promessa di un clima primaverile particolarmente mite, ma l’edizione 2017 ha riservato qualche fresca sorpresa, in acqua, ma anche fuori, con una frazione in bici sotto una pioggia torrenziale. Elite, Juniores, Under23, Senior e Master, anche russi e britannici: erano 630 gli iscritti alla manifestazione internazionale con Rank sulla distanza olimpica, con nomi di spicco come quello del bolzanino Hofer, finora unico vincitore altoatesino con il proprio sigillo all’edizione 2011, e poi Pozzatti, Facchinetti e Secchiero. Ma se tra i papabili c’erano anche l’ungherese Toth e il francese Thomas, sarà proprio Andrea Secchiero a dominare la classifica maschile con un tempo di 01:52:46. Subito dietro, Gianluca Pozzatti (1:52:52) e il suo compagno di squadra Tamas Toth (01:53:01). Di altissimo livello tecnico e agonistico la prova, ma pur sempre alla portata anche dei neofiti: prevista una frazione natatoria con spettacolare uscita australiana dal lago sul prato dell’attiguo Seegarten per poi rituffarsi in acqua dal pontile e uscire definitivamente al Gretl am See. Raggiunta T1 si sale in bici e si percorrono 40 chilometri tirati lungo un circuito in direzione del paese e poi ritorno al lago, da ripetere tra volte. L’arrivo lungo il viale alberato parallelo agli stabilimenti balneri, non prima dell’ultima fase di gara, in corsa lungo un circuito da 3,3 chilometri, anch’esso da ripetere tre volte. Molto qualificata anche la starting list femminile: i pronostici erano tutti per la forte austriaca Lisa Maria Dornauer, poi 6^, e Annamaria Mazzetti, argento in 02:08:42 dopo la francese Mathilde Gautier, che vince con distacco in 02:04:54. Bronzo per Margie Santimaria (02:10:39).