Lignano Olympic e Sprint Triathlon: protagonisti Casadei, Fabian e… la bora – Giornata di bora, ieri, alla Barcolana: il vento che ha accompagnato la storica regata velica nel Golfo di Trieste ha soffiato fino a Lignano, rendendo l’impresa dei nostri eroi ancora più epica. Sprint e olimpico, entrambe le gare erano valide per il Ranking nazionale, con starting list d’eccezione e i vari campioni a spartirsi i podi. Tra i nomi di culto, l’olimpico Fabian nello sprint, con il campione delle lunghe distanze Casadei alla partenza dell’olimpico, assieme alla Dogana, Campionessa Italiana di Triathlon Medio, che è tornata a gareggiare su queste distanze in Italia dopo 6 anni di assenza. E poi ancora la campionessa tedesca di Winter Triathlon Renate Forstner, già vincitrice delle due precedenti edizioni. 500 gli atleti in gara provenienti da ogni parte d’Italia e con rappresentanze anche dall’estero, in particolare Croazia, Inghilterra, Brasile, Slovenia, Svizzera, Germania e Austria, per una quarta edizione della manifestazione all’altezza delle aspettative. Lignano Pineta a fare da cornice, con lo specchio dell’Adriatico per la frazione di nuoto ed emozionanti multilap bike e run in prossimità della zona cambio per un tifo calorosissimo, nonostante la bora. E proprio nonostante la bora, il forte vento che ha agitato il mare ed è stato il primo pressante avversario di ogni atleta in gara ieri, la giornata baciata dal sole ha visto materializzarsi ottime prestazioni come quella di Alessandro Fabian, primo nello sprint in 0:54:14. Dopo di lui Marco Corrà (0:54:46) e bronzo per l’austriaco Christoph Leitner (0:57:54), più distante. Oro femminile per Giulia Valbonesi in 1:08:55, dopo di lei Serena Brigadoi (1:09:34); terza Lisa Desiderà in 1:13:00. Vince l’olimpico l’eclettico Alberto Casadei, coprendo la distanza in 1:54:06. Segue a più di tre minuti Lorenzo Brigadoi (1:57:15), chiude terzo ben staccato Andrea Mauri (2:01:49). Primo gradino del podio dell’olimpico per la tedesca Renate Forstner (2:14:35), poi Eva Serena (2:17:03), infine Martina Dogana (2:18:51).
Photo Credit: Giuliano Gorghetto