La prima edizione degli European Games, in corso a Baku, capitale dell’Azerbaijan, ci ha regalato 2 gare appassionanti e in cui già si respirava aria di olimpiadi.
Tutti agguerriti e col coltello tra i denti gli atleti in gara, con l’obiettivo di conquistare un oro prestigioso che garantisce un “golden ticket” per Rio 2016 al comitato Olimpico Nazionale dell’atleta vincente.
Nella giornata di sabato hanno aperto le danze le donne, su un campo di battaglia difficile per le condizioni di vento forte e di mare mosso e con correnti che hanno dato del filo da torcere alle atlete, che si sono trovate a nuotare in gruppi molto sgranati.
Nicola Spirig ha condotto una gara da assoluta protagonista, recuperando il ritardo nel nuoto con il miglior parziale nella frazione bici e dando poi il meglio di sè nella frazione podistica, andando via in solitaria e staccando le avversarie di più di 1′.
Oro quindi all’elvetica in 2:00:28; Argento e Bronzo si giocano allo sprint, con Rachel Klamer (2:01:44) che ha la meglio su Lisa Norden (2:01:46) per soli 2″.
Le nostre azzurre, Alessia Orla ed Elena Maria Petrini, si sono ben distinte nelle prime due frazioni, uscendo rispettivamente 7^ e 9^ dall’acqua e rimanendo salde nel gruppo delle inseguitrici durante la frazione ciclistica, tanto da uscire 9^ e 12^ dalla seconda transizione.
La frazione a piedi purtroppo non è andata altrettanto bene e le nostre non sono riuscite a tenere il ritmo imposto dalle avversarie, scivolando nelle retrovie. Elena Maria Petrini (G.S. Fiamme Azzurre) chiude al 27° posto in 2:08:39, mentre Alessia Orla (DDS) è 29^ in 2:10:02
Domenica gara maschile “baciata” questa volta da condizioni di vento e mare ideali; occhi puntati sui favoriti: in primis lo spagnolo Fernando Alarza, terzo nel ranking WTS, poi il portoghese Joao Pereira, il russo Dmitry Polyanskyi e lo slovacco Richard Varga, il più forte nuotatore in WTS.
Ma si sa, a volte lo sport riserva delle sorprese, ed ecco che dopo una gara ricca di colpi di scena a portare a casa la vittoria è il britannico Roger Benson, 21 anni, campione U23 nel 2014.
Frazione nuoto come da copione, con gruppo allungato e Varga che esce in testa seguito a pochi secondi da Salvisberg, Godoy, Polyanskiy e Bishop.
Benson, Alarza, il portoghese Silva e l’atleta di casa Pevtsov sono più dietro, a circa 1′.
La frazione bici vede inizialmente una fuga a 6 (Varga, Salvisberg, Dmitri e Ygor Polyiansky, Godoy e Bishop) che viene rapidamente riassorbita dal gruppone di inseguitori in cui si trovano anche i nostri azzurri; con un gran lavoro di squadra gli inglesi fanno l’andatura ed entrano in T2 con 45” di vantaggio sui diretti inseguitori, permettendo a Benson di giocare le sua carte migliori nell’ultima frazione.
Il britannico cavalca in solitaria verso la vittoria, mentre con una strepitosa rimonta Joao Silva e Rostyslav Pevtsov registrano i migliori run split della gara e conquistano rispettivamente argento e bronzo.
Buona prestazione degli azzurri, Delian Stateff, Matthias Steinwandter e Riccardo de Palma, che gestiscono bene il nuoto, sono nelle prime posizioni nel gruppo inseguitore in bici ma soffrono ancora nell’ultima frazione conquistando comunque un buon 12° posto con Delian Stateff (G.S. Fiamme Azzurre), e il 19° posto di Riccardo de Palma (Minerva Roma); fuori dalla top 20 il Carabiniere Matthias Steinwandter, 25°.