Ospitando l’IRONMAN World Championship 2023 nella già rodata location di Nizza, la Costa Azzurra ha scritto una nuova pagina di storia del triathlon mondiale. La prima firma sul primo capitolo ce l’ha messa il francese e idolo di casa Sam Laidlow, che in poco più di 8 ore si è laureato per la prima volta Campione del Mondo dopo aver dominato la gara e fatto registrare anche il miglior tempo in bici. Alle spalle di Laidlow, uno straordinario Patrick Lange che ha messo il timbro sulla frazione di corsa più veloce, recuperando posizioni su posizioni fino a lasciarsi alle spalle il danese Magnus Ditlev, terzo all’arrivo e secondo fino al momento del sorpasso.
Ma c’è stata gloria anche per l’Italia, con un immenso Gregory Barnaby che al debutto in una finale mondiale ha centrato un grande 8° posto che lo ha reso di fatto il triatleta italiano col miglior piazzamento in classifica di tutti i tempi in una finale IRONMAN; record che apparteneva a Daniel Fontana da Kona 2011 (12°).
Il racconto della gara
Nuoto senza muta per via della temperatura ottimale e le condizioni calme del mare. Fin dalle prime battute si sono formati due gruppi, il primo guidato dal neozelandese e atleta multisport Braden Currie e che includeva Jan Frodeno, Sam Laidlow e Gregory Barnaby. Nel secondo gruppo, a circa 15 metri più indietro, Pieter Heemeryck, Cameron Wurf e Kristian Hogenhaug. Il primo ad uscire dall’acqua dopo i 3,8 km di nuoto è stato l’americano Matthew Marquard (47:46) seguito dal duo Currie-Frodeno.
T1 velocissima per Marquardt che è entrato per primo sul percorso ciclistico, seguito dall’olandese Niek Heldoorn che ha preso rapidamente il comando. Dopo poco però, Laidlow si è portato in testa, seguito da Currie, Frodeno e Rudy von Berg, tre atleti che con la salita hanno un feeling particolare. Al 12 km, cambio di leadership con il francese Clement Mignon che è andato in testa. Conoscendo bene queste strade (si allena a Nizza), ha provato un attacco su Laidlow che gli è riuscito, ma su un percorso con così tante variabili l’ha fatta da padrone la strategia, tant’è che i due francesi si sono alternati parecchie volte al comando nella parte più impegnativa del percorso, accumulando il distacco dal gruppo degli inseguitori che al km 27 cera già di un minuto. Currie, Weiss, Barnaby, von Berg e Frodeno hanno provato a tenere il passo, ma c’è stato poco fare.
Alla fine, Laidlow ha preso il largo grazie anche alla sua tecnica di guida, accumulando un vantaggio di 5 minuti dopo 130 km. La prestazione in bici del neo Campione del Mondo IRONMAN è stata impressionante (4:31:28), considerando anche che il percorso di Nizza è il più difficile del circuito IRONMAN. Entrato in T2, Sam Laidlow aveva 5’16” su Rudy von Berg, 5’53” su Magnus Ditlev, 7’17” su Cameron Wurf e 11’05” su Leon Chavalier.
E arriviamo ai quattro giri di corsa sulla Promenade des Anglais. Al km 3,5 Ditlev supera von Berg e si piazza in seconda posizione, con l’americano che comincia a indietreggiare chilometro dopo chilometro. Lo show, però sta per cominciare. Il tedesco e due volte Campione del Mondo IRONMAN Patrick Lange comincia la maratona con un ritardo di quasi 13 minuti. Mentre Laidlow corre molto bene (a 3 settimane dal COVID), Lange aumenta il suo ritmo. Al 15 km è in quarta posizione a 10 minuti da Laidlow. E quando supera anche von Berg al km 28, diventa chiaro che raggiungerà presto anche il danese Ditlev. Cosa che accade al km 34 km. Per Laidlow ormai è fatta. Nessuno riesce più a prenderlo. Dopo 8:06:22 il francese diventa Campione del Mondo IRONMAN: “Sono molto grato per com’è andata. La stagione è stata lunga ma oggi le mie gambe erano fantastiche. Non c’è mai stato un francese sul tetto del mondo dell’IRONMAN, spero di essere solo uno dei tanti”.
Così Patrick Lange al traguardo: “Oggi ci sarebbe voluto un miracolo per riuscire a fermare questo ragazzo (Laidlow). Sono davvero soddisfatto di come ho gareggiato”. Anche Magnus Ditlev ha commentato il podio con grande soddisfazione: “Sono super orgoglioso del modo in cui ho combattuto. Nonostante il sorpasso sono rimasto positivo. La giornata è è stata davvero dura, quindi bisogna essere felici di aver raggiunto il podio”.
Ma la finale di Nizza sarà ricordata soprattutto per l’ultima partecipazione in carriera di Jan Frodeno, un atleta che ha scritto la storia del triathlon negli ultimi 20 anni: “Oggi sono morto facendo lo sport che amo. Domani, e nei prossimi mesi, rifletterò su tutto quello che è successo in questo incredibile viaggio. Congratulazioni a Sam Laidlow. un degno campione del mondo. Grazie a tutti gli altri per il supporto”.
Chapeau Frodo, è stato bello. ❤️
I 10 migliori uomini professionisti
1. Sam Laidlow (FRA) – 8:06:22
2. Patrick Lange (DEU) – 8:10:17
3. Magnus Ditlev (DEN) – 8:11:43
4. Rudy von Berg (USA) – 8:12:57
5. Leon Chevalier (FRA) – 8:15:07
6. Arthur Horseau (FRA) – 8:18:36
7. Bradly Weiss (RSA) – 8:20:54
8. Gregory Barnaby (ITA) – 8:21:15
9. Robert Wilkowicki (POL) – 8:21:23
10. Clemente Mignon (FRA) – 8:24:10