Dopo il weekend di fine giugno a Nizza con due gare sui percorsi dell’IRONMAN World Championship 2023, la Francia ha ospitato un’altra tre giorni di grande triathlon con il 70.3 e la full distance di Vichy, località dell’Alvernia-Rodano-Alpi nel cuore delle montagne francesi e seconda destinazione turistica più gettonata dai cugini d’oltralpe (nonché prima per le attività outdoor).
La regione francese, a due passi dalla Svizzera e dal confine italiano, offre un incredibile patrimonio naturale che spazia dalle montagne innevate ai laghi e ai vulcani, passando per i borghi antichi, le città ricche d’arte e di cultura e le metropoli vivaci capaci di attrarre turisti di ogni genere. Un mix perfetto dove convivono natura, cultura, gastronomia, arte e.. triathlon.
La formula vincente di Vichy
«Correre un IRONMAN in Francia è un’esperienza davvero eccezionale – ha dichiarato il direttore regionale di IRONMAN France Thibault Vellard – perchè ognuna delle nostre competizioni offre qualcosa di diverso, che si tratti di paesaggi naturali mozzafiato, percorsi impegnativi o dell’incredibile gastronomia». E parlando di cibo, ce n’è per tutti i gusti: dal pesce fresco di Nizza ai vini di Vichy famosi in tutto il mondo, senza dimenticare, naturalmente, la patisserie. E forse, è proprio questa la formula vincente che nel 2021 ha permesso a Vichy di ottenere il 96,65% di tasso di soddisfazione dei triatleti presenti nel weekend di gare.
Nel 2022, invece, un paio di defezioni causate soprattutto d violenti temporali verificatisi pochi giorni prima della gara, hanno spinto gli organizzatori a lavorare duramente per ripristinare gli standard qualitativi a cui erano arrivati ed evitare problematiche last minute. Ma arriviamo all’edizione 2023, svoltasi lo scorso weekend (19-20 agosto), che ha visto andare in scena due gare con soli amatori, il 70.3 al sabato e la full distance la domenica. Una scelta precisa fatta per permettere a tutti di vivere la migliore esperienza possibile.
A partecipare al 70.3 di Vichy, in rappresentanza di Triathlete Italia c’era anche Ivano Canavesi, collaboratore della rivista: “Nel mio percorso di triatleta amatore ho avuto la possibilità di partecipare a tante gare, e posso dire che l’esperienza vissuta a Vichy è stata non solo positiva ma soprattutto affascinante. Per la location, interamente immersa nella natura, e l’organizzazione degli spazi. Ho trovato un campo gara impeccabile, sia dal punto di vista scenico che logistico, capace di favorire minimi spostamenti e il contatto umano; transizioni posizionate in punti strategici per facilitare gli atleti di entrambe le distanze e snellire i passaggi organizzativi; assistenza meccanica del mezzo veloce e professionale.
E poi le partenze, un rolling start di forte impatto scenico con fuochi d’artificio e tuffo nel lago dalla pedana. Merita una menzione anche la finish line, bella, spaziosa e con un ampio e facile accesso agli spettatori. Da sottolineare, la presenza di una zona dedicata allo street food, con ampia scelta di buon cibo e super organizzata. Insomma, è stata davvero un’esperienza che ho vissuto appieno”.
I risultati della due giorni di gare
Il 70.3 di Vichy metteva a disposizione 40 slot di qualificazione al 70.3 World Championship del prossimo 14 e 15 dicembre 2024 a Taupō, in Nuova Zelanda. Il podio maschile, tutto francese e della stessa categoria (M25-29), ha visto trionfare Corentin Chouvelon in 4:07:18 davanti ad Alexys Brunel (4:08:56) e Alban Pierre (4:13:27). Primo fra gli italiani è stato Riccardo Delitala (M40-44), che ha chiuso in 4:46:28.
Nella gara femminile, trionfo della svizzera Karen Schultheiss con il crono di 4:42:16, davanti alla francese Sandra Huon (4:48:06) e all’inglese Mimi Carlton (4:53:40). Tra le italiane, la prima a tagliare il traguardo sul tappeto rosso di Vichy è stata Stefania Deligia in 5:50:22.
CLASSIFICA COMPLETA 70.3
CLASSIFICA COMPLETA 70.3 RELAY
Nella full distance maschile, trionfo del francese Pierre Ruffaut in 9:07:21 davanti ai belgi Niels Vandenbroele (9:31:16) e Jaryd De Mooij (9:41:58). Primo finisher tra gli italiani è stato Matteo Severino con il tempo di 11:43:43.
Tra le donne, successo per la francese Anais Robin in 11:20:02 davanti all’olandese Julia De Leeuw (11:28:46) e Irina Raschle (11:54:39). Tra le italiane, la prima ad alzare il nastro al cielo è stata Maddalena Miramonti con il tempo di 13:47:31.
CLASSIFICA COMPLETA FULL DISTANCE
La voce dei protagonisti dell’IRONMAN 70.3 Vichy
Corentin Chouvelon: “Sono felicissimo di aver gareggiato e vinto in casa anche se non sono riuscito a fare la gara che speravo a causa del mio nervo sciatico che ha deciso di rovinarmi parte della corsa. Da quando mi sono operato, ogni tanto il dolore si riacutizza un po’ e mi dà sempre la stessa sensazione di poca sensibilità e tremore alla gamba. Ma nonostante questo, è stata una giornata indimenticabile. Non c’è gioia senza un po’ di sofferenza. Grazie a tutti per il tifo e per le emozioni che mi sono state regalate”.
Karen Schultheiss: “Alzare le braccia al cielo di Vichy è un’emozione che ricorderò sempre. Gara bellissima, un po’ sofferta per il caldo ma con una grande voglia di arrivare in fondo”.
I vincitori della Full Distance
Pierre Ruffaut: “Che giornata pazzesca! Sono troppo felice e orgoglioso per aver centrato la prima vittoria nella mia prima lunga distanza. Ho ricevuto più energia di quella che avevo, grazie a un pubblico fantastico che mi ha anche fatto venire i brividi. Grazie alla mia famiglia, ad IRONMAN France e a Vincent, per un fine settimana pazzesco e per la gentilezza e la dedizione impeccabile nel lavoro. E infine, un grazie enorme ai volontari, per l’aiuto, il sostegno e il sorriso. Tutto questo non ha prezzo”.
Anais Robin: “Solo un IRONMAN riesce a tirar fuori il tuo miglior sorriso quando tagli il traguardo. Sono felicissima!”