4°, come quella volta che: Alessandro Fabian sorride ai piedi del podio dell’IRONMAN 70.3 Pescara, al suo esordio sulla mezza distanza. 4° anche alla sua prima gara internazionale, quello fu solo l’inizio. Ma lo è anche questo
Frazione di nuoto ridotta per le avverse condizioni del mare con i leader della classifica maschile tutti fuori dall’acqua in meno di 15 minuti: al comando il francese Julien Pousson, con Fabian e Risti a 5” e poi lo svizzero Manuel Küng, Jonathan Ciavatella a 22” con lo spagnolo Xavier Torrades, il francese Cyril Viennot, Fontana a 41” con lo spagnolo Ivan Tejero e il bielorusso Anton Blokhin. Pousson in sella conduce da subito in testa un gruppo di 12 unità. A metà percorso, però, è già quarto vicino all’austriaco Christian Birngruber, a più di 4′ dalla coppia Küng-Viennot. Seguono lo spagnolo Albert Moreno Molins, Blokhin, Fontana, Fabian, il croato Andrej Vistica a 5’35” e Risti a 6’23”. Primo uomo a scendere dalla sella è Viennot, in 02:30:21, con Kung a più di 1′ e Fabian a 10’30”, poi Molins, Fontana, Birngruber, Pousson, Blokhin, più staccato Vistica e a 15’25” l’olandese Remmert Wielinga. Viennot parte a piedi con Kung in recupero, a 5”; dopo quattro chilometri l’elvetico cede leggermenre e il gap aumenta a 1’25”, per arrivare a 1’30” al 7° chilometro e a 2′ al 10°, mentre gli inseguitori procedono a circa 8′ dal primo. Fabian tiene la terza posizione fino al 16° chilometro ma esagera in preda all’entusiasmo e a due chilometri dall’arrivo la regolarità premia lo spagnolo Albert Moreno Molins, che con un tempo finale di 03:56:46 gli ruba l’ultima piazza utile per il podio, poi composto dal francese Cyril Viennot (03:50:52) e dallo svizzero Manuel Küng, a più di 2′ (03:53:08). Alessandro Fabian chiude al 4° posto il suo primo Ironman 70.3 in 03:57:49, seguito dal bielorusso Anton Blokhin (04:00:44), da Daniel Fontana (04:01:09), dal croato Andrej Vistica (04:01:53) e dall’austriaco Christian Birngruber (04:03:17).
Buona la prima per Fabian, quindi, con una gara tutta in avanti – sul finire, forse, un po’ troppo – e che senza esperienza sulla media distanza si lascia prendere dall’enfasi del momento. Un sorriso senza amarezza alla medaglia di cartone, mentre la base su cui partire per questa nuova avventura sembra già solida come il cemento. Alessandro ricorda con piacere “un certo 4° posto” alla sua prima gara internazionale – dei Campionati Europei Junior – appena dietro ai Fratelli Brownlee. Quando si dice: piazzamenti di buon auspicio…
Capitolo nuoto della gara femminile scritto dalla francese Camille Donat, con il miglior parziale in acqua in meno di 17 minuti, seguita a 43” dall’austriaca Lisa Huetthaler. Maggiore il gap con l’australiana Amanda Wilson, a più di 2′; poi la belga Tine Deckers. Arretrata nella top five la svedese Camilla Borg Lindholm, a quasi 7′ dalla prima. La frazione ciclistica sul nuovo filante percorso non adatto alle sue caratteristiche pesa sulla Donat, che non sa fare tesoro del vantaggio conquistato a nuoto. Al passaggio del 46° chilometro c’è ormai la Huetthaler al comando, con Deckers a 4′ e la Donat ormai a 6′. L’austriaca arriva prima in zona cambio, con la belga a 4’30”, mentre la terza a scendere dalla sella è Camilla Lindholm, più attardata, a 8’33”. Enome il recupero per quest’ultima, così efficace da scalare la vetta e a 5 chilometri dal traguardo ridurre il gap con l’austriaca a 1’34”, a soli 15” dalla Deckers, fino a superarla e addirittura a vincere un Argento in volata (04:24:28) a pochi secondi dalla prima, l’austriaca Lisa Huetthaler (04:24:25). Bronzo per la belga Tine Deckers in 04:26:06, a 1’41”. Quarta la francese Camille Donat, a 18’35” in 04:43:00. Quinta l’australiana Amanda Wilson, a 28’51” in 04:53:16. Qui tutti i RISULTATI.
Alessandro Zanardi, presente a Pescara per rifinire la preparazione per l’IRONMAN Austria di Klagenfurt e il Campionato del Mondo di Kona, chiude in 04:26:58 regalando al solito belle emozioni e in un’intervista pregara rilasciata a Fabio D’Annunzio online sul nostro canale Facebook, un ottimo consiglio, ovvero di aggiungere sempre cinque secondi di fatica. Perché se “quando fai fatica tieni duro altri cinque secondi, allora sì che potrai cambiare la tua vita”. Proviamoci tutti.
Oltre alla gara su distanza 70.3, domenica si è svolto anche il 5150 Pescara, gara di triathlon olimpico no draft in cui sono stati due italiani a primeggiare: Marco Madama (02:21:51) e Michela Santini (02:40:36), seguiti rispettivamente dal russo Valery Dubchenko (02:26:32) con Moreno De Angelis (02:32:30) e da Laura Casasanta (02:57:21) con Ellen Hight (03:12:28). Qui i RISULTATI del 5150.