Un approfondimento dedicato al picco della preparazione per l’Ironman Italy: un periodo di quattro settimane da inserire in tabella prima della fase finale della programmazione e caratterizzato dal carico di lavoro più alto. I consigli di Andrea Gabba sul nuovo Triathlete
Il picco della preparazione rappresenta il crocevia dell’intero percorso di allenamento in vista dell’Ironman. Si tratta di un approfondimento e di una sorta di evoluzione del periodo speciale: in questa fase si aumenta il carico e si sviluppano, nello specifico, gli adattamenti necessari per ottimizzare la performance. Tale ciclo di lavoro, della durata di 4 settimane, deve essere sempre inserito prima del tapering finale, in un lasso di tempo compreso tra le 7 e le 3 settimane antecedenti la competizione. Essendo il momento di maggiore carico e di maggiore stress psicofisico, il recupero vi gioca un ruolo fondamentale ed è importante tanto quanto le singole sedute. In questo periodo è bene quindi svolgere, in parallelo all’allenamento, tutte le attività che lo agevolano, per il dettaglio delle quali, a cura di Andrea Gabba, vi rimandiamo al nuovo numero in edicola.
Obiettivi generali
Andrea Gabba li elenca su Triathlete di luglio-agosto.
Nel nuoto
In edicola trovate poi gli obiettivi specifici del picco della preparazione per questa disciplina.
Nel ciclismo
E anche quelli per la bicicletta.
Nella corsa
Infine quelli per il running.
Le attività combinate
Senza tralasciare gli obiettivi specifici dei lavori multidisciplinari, tantomeno la preparazione atletica, per la quale sarà indispensabile conservare le capacità di forza generali, di equilibrio posturale e di mobilità, incrementando le attività legate al rilassamento e al recupero psicofisico.
Quando e come concludere
È bene far terminare il periodo di picco 3 settimane prima dell’Ironman con un ultimo allenamento combinato a ritmo gara che preveda nuoto (se possibile in acque libere), ciclismo e corsa su una distanza inferiore a quella della competizione (ad esempio 2.000-3.000 m di nuoto, 100-120 km di ciclismo e 15-25 km di corsa). Questo lavoro deve essere una prova generale della gara di Cervia, quindi dovrà prevedere percorsi analoghi a quelli dell’Ironman Italy, oltre all’abbigliamento e alle strategie alimentari che si useranno in quell’occasione. Dopo quest’ultimo test è bene inserire un paio di giorni di riposo completo per poi affrontare lo scarico-tapering pre gara.
Allenamento di una settimana di picco
A cura di Andrea Gabba, sul nuovo Triathlete due tabelle dedicate: una con ciclismo e corsa estensivi nel fine settimana, e una con combinato lungo nel weekend.
Nel prossimo numero
Il TAPERING E LA GARA
Dopo un ultimo test di allenamento combinato a ritmo gara è bene inserire un paio di giorni di riposo completo per poi affrontare lo scarico-tapering pre gara. Quest’ultimo, insieme alla prova stessa, sarà l’argomento del quinto approfondimento a cura di Andrea Gabba, che chiuderà l’excursus di questi mesi sull’avvicinamento all’Ironman di Cervia.
Foto: Getty Images for IRONMAN.
Nota: Questo testo rappresenta una sintesi del servizio “Road to Cervia”, di Andrea Gabba, pubblicato su Triathlete n. 272, luglio-agosto 2021 (in edicola a inizio luglio), alle pagine 50-54.
Scopri di più sul numero di luglio-agosto 2021: in edicola e disponibile anche attraverso abbonamento cartaceo e digitale.