Col ciclosimulatore si può. E’ il titolo dell’articolo di Simone Diamantini che inizia con un breve excursus storico sullo strumento che dai primi anni 90 ha cambiato le abitudini di ciclisti e triatleti che, d’inverno, facevano la pausa forzata. Oggi, eseguire anche lunghe sessioni di allenamento sul ciclosimulatore è un dato acquisito. Ma che tipo di allenamento è utile? A poco serve pedalare agile e leggero per un lungo periodo, mentre è possibile simulare tutte quelle esercitazioni di forza o di agilità allenando la forza resistente e quella intermittente, rapporti lunghi a bassa frequenza di pedalata, da seduti, i primi, e da fermo accelerare molto per poi calare e mantenere almeno il 60-65% della potenza massima raggiunta nei successivi 15”, per il secondo. Questo allenamento serve a migliorare la forza esplosiva.
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