L’intensità degli allenamenti
L’intensità delle sessioni dovrà essere ridotta rispetto alle stesse in condizioni ottimali, e favorire i lavori a carattere prettamente estensivo. Solo dopo tre-quattro giorni è consigliato introdurre lavori in progressione fino ad arrivare a intensità di 10/15 battiti al di sotto della teorica HR max. Importante è non fare mai dei lavori a esaurimento, questo per evitare un feedback negativo, soprattutto dal punto di vista mentale.
Competere e allenarsi con il caldo: reidratazione
In questa fase sarà anche necessario migliorare la capacità di reidratazione del corpo durante l’esercizio. Solitamente il nostro corpo riesce ad assorbire da 500 a 700 ml di liquido all’ora. Con l’allenamento si può passare dalla parte bassa dell’intervallo a quella alta, aumentando di conseguenza la possibilità di migliorare la termoregolazione e quindi la resistenza a intensità più elevate.
Il cervello, con l’aumento della temperatura (T) esterna, deve mantenere la T del corpo all’interno di range sopportabili. All’incirca 1°C, 1,5°C in più, e quindi aumenta la sudorazione in modo da abbassare la temperatura attraverso l’evaporazione del sudore. I liquidi così persi vengono reintegrati bevendo acqua o soluzioni a base di acqua. Il passaggio attraverso lo stomaco e poi l’assorbimento nell’intestino hanno tempi ben definiti. Introdurre più liquidi non porta benefici se non si è in grado di utilizzarli.
Nel pratico, quindi, sono consigliate delle assunzioni frequenti ma ridotte di liquidi: all’incirca mezzo bicchiere normale ogni 5’-10’ a seconda della temperatura. Questo processo si allena, attraverso la pratica ripetuta e sistematica dell’operazione. Quindi bevete e bevete, sempre…