Respirazione corretta nuoto fin da subito
Una particolare attenzione deve essere accordata alla costruzione e al perfezionamento degli atti respiratori fin da subito. Se l’educazione respiratoria non viene ben curata nella fase iniziale condiziona fortemente i successivi apprendimenti. Una cattiva respirazione, infatti, è causa diretta o indiretta di numerosissimi errori.
Quelli più comuni sono: l’inspirazione incompleta e solo nasale, le apnee prolungate (soprattutto espiratorie) e gli atti respiratori non ben coordinati con l’azione propulsiva.
Il corretto ritmo rappresenta un obiettivo basilare dell’educazione respiratoria. Riuscire a espellere l’aria secondo un ordine adeguato (3:1 è il rapporto tra espirazione e inspirazione) significa da una parte garantirsi una piena ossigenazione e, dall’altra, creare le condizioni ritmiche per inserire correttamente l’atto respiratorio all’interno della bracciata.
Meno si respira e più si nuota veloce, più ci si affatica. È invece utile non consumare troppe energie; la respirazione ogni due bracciate è certamente quella più indicata.
È importante anche ai fini tattici quella ogni tre: permette di tenere sotto controllo la situazione relativa alla posizione degli avversari in acqua.