(Giulio Molinari) La differenza tra allenamento quantitativo e qualitativo è molto semplice.
Gli allenamenti quantitativi consistono principalmente nel percorrere un elevato numero di chilometri senza badare particolarmente all’intensità. Gli allenamenti di qualità prevedono invece delle variazioni di velocità oppure delle ripetute.
Credo che la via migliore sia una combinazione delle due cose.
L’ideale sarebbe tenere quella quantitativa come seduta rigenerante oppure per i cosiddetti lunghi. La sessione qualitativa, invece, va intesa come un allenamento più impegnativo, ma anche più divertente, perché più vario. In queste sedute si predilige un ritmo più elevato, con un recupero attivo oppure passivo (di solito nella
corsa e nel nuoto).
L’allenamento qualitativo si divide in genere in tre parti: riscaldamento, lavoro centrale e,
infine, defaticamento. Può essere breve, medio o più esteso; ovviamente cambia l’intensità con cui va
interpretato.