Per chi è determinato a preparare non solo il fisico ma anche la mente
Discipline olistiche: un altro punto di vista per arricchire le conoscenze di chi prende a cuore la programmazione e la preparazione del fisico e anche della mente. Credo che il termine yoga non vi faccia pensare solo a un vecchietto con la barba bianca seduto a gambe incrociate, ma anche a un allenamento facoltativo invernale, idem per il Pilates, dopo che abbiamo avuto l’approvazione che non è una ginnastica dolce per le persone della terza età ma un metodo validissimo per i disallineamenti posturali e per i vari fastidi dell’apparato scheletrico-muscolare che un triatleta può avere. Il modo corretto ed efficace per iniziare questo tipo di ginnastica è la presenza di un istruttore certificato durante le prime sedute, anche in una lezione di gruppo, per apprendere i principi basilari. Ecco com’è costruita questa disciplina.
Respirazione:
attraverso il naso, addome (muscoli della “tosse”) leggermente attivato, espansione laterale delle costole durante l’inspirazione, cedimento totale durante l’espirazione. Ritmo ideale: 6 atti respiratori in un minuto in posizone supina. Tutta la zona sterno-clavicolare rilassata, con movimenti moderati verso l’alto.
Fluidità:
siccome i movimenti seguono la respirazione, non ci devono essere interruzioni durante l’esecuzione degli esercizi, hanno un aspetto continuo, ininterrotto, fluido. Dalla posizione del gatto (quadrupedia) allungare il braccio destro in avanti, contemporaneamente la gamba sinistra indietro durante l’inspirazione e tornare in posizione di partenza durante l’espirazione. Alternare gambe e braccia. Tutta la colonna vertebrale deve restare immobile, allineata senza ingobbirsi.
Concentrazione:
avere un unico pensiero in testa, preferibilmente inerente a ciò che si sta facendo. Stare in piedi, mani sui fianchi, occhi chiusi. Durante l’inspirazione sollevare i talloni, spingendosi sulla punta, mantenendo il peso sotto l’alluce (e tutta la parte mediale dei piedi), espirando riapoggiare i talloni. Pensare alla linea metatarso-falangea dei piedi per riuscire a mantenere l’equilibrio.
Baricentro:
è il fulcro della tecnica Pilates. Ritrovare la forza di quest’area è uno degli obiettivi principali. Provare in quadrupedia, mani al suolo in linea alle spalle, le ginocchia allineate alle anche, piedi a martello. Espirando, sollevare le ginocchia di 10 cm dal suolo, inspirando riappoggiarle. Osservare come e di quanto si attiva tutta la fascia della parete addominale durante questo esercizio.
Precisione:
è il principio che insegna che è meno dispendioso eseguire movimenti “puliti”, senza aggiungere passaggi ausiliari o eccessivi. Sdraiati al suolo supini con le ginocchia piegate, sollevare il bacino, braccia al suolo lungo i fianchi. Alzare una gamba ed eseguire delle pedalate (come in bicicletta) lentamente e con moltissima attenzione che la testa, il busto, le braccia e la gamba che vi sostiene non si muovano. Controllare che l’unica parte del corpo che si muove sia la gamba della pedalata. Siate precisi!
Controllo:
è il principio che racchiude le altre cinque. Una corretta respirazione durante gli esercizi fluidi e precisi, abbinati a una corretta concentrazione con la ricerca della forza del baricentro, avviene soltanto se prendete in mano il comando e decidete voi come, con quale criterio muovere il vostro corpo. Con il controllo otterrete un miglioramento qualitativo dei movimenti, quindi dei muscoli e anche del sistema nervoso che è responsabile della gestione di tutte le regole sopraelencate.