Negli ultimi anni in Italia si è sviluppato sempre più il fenomeno delle Gran Fondo e Medio Fondo ciclistiche, competizioni amatoriali con chilometraggi importanti (da 100 km fino a 200 km e oltre), altimetrie spesso impegnative e numerosi atleti o appassionati delle due ruote al via
È frequente che i triatleti dediti alle lunghe distanze partecipino a queste prove, che Andrea Gabba ritiene essere utili se inserite in modo corretto nella preparazione di un Ironman e di un mezzo Ironman. Sebbene le Gran Fondo, così come tutte le gare ciclistiche (a eccezione delle cronometro), si svolgano con la scia, Gabba è convinto che anche per atleti dediti al no draft pedalare in gruppo porti a sensibili miglioramenti in ottica Im.
Quando sì e quando no
Va premesso che queste competizioni sono da inserire nel periodo fondamentale di costruzione, mentre Gabba ritiene che non siano da inserire nel periodo specifico (salvo rare eccezioni) per tre principali motivi:
- In questo periodo è preferibile svolgere allenamenti lunghi in condizioni simili a quelle di gara, cercando di mantenere il ritmo “Iron”, pedalando da soli o in gruppo seguendo la regola del no draft.
- A ridosso dell’Im è bene allenarsi su tracciati analoghi a quelli di gara, mentre i percorsi delle Gran Fondo spesso hanno altimetrie e percorsi diversi da
quelli dei maggiori Im al mondo (solo Nizza – Embrun – Elba e poche altre gare hanno “profili” da Gran Fondo). - È doveroso pedalare sulla bici da gara (crono) o con assetto da gara (appendici aerodinamiche) mentre nelle Gran Fondo è importante utilizzare, per motivi di sicurezza, la bici da strada classica.
Vantaggi
Quali i vantaggi per un triatleta a partecipare a queste competizioni?
- Si gareggia su distanze simili a quelle di gara sia per chi prepara i 70.3 partecipando a una Medio Fondo sia per chi si dedica agli Im, che deve quindi scegliere una Gran Fondo;
- permette di pedalare per ore con continuità (così come avviene nei triathlon lunghi) in quanto le strade sono chiuse al traffico e si evitano così le soste (semafori, rotonde, precedenze) che inevitabilmente ci sono durante allenamenti svolti al di fuori di una competizione;
- sfruttando il gruppo si riesce a “fare ritmo” (come si dice in gergo), ossia pedalare per ore ad alta intensità sia in pianura sia in salita;
- spesso si gareggia su percorsi più impegnativi da un punto di vista altimetrico di quelli di gara Im e questo comporta un miglioramento generale delle capacità di endurance e di forza;
- anche se si pedala in gruppo, l’impegno metabolico è elevato (in alcuni tratti, specie in salita, superiore a quelle dell’Im) e questo comporta un miglioramento delle capacità aerobiche che sono la base dell’Im;
- si migliora la tecnica di base sia individuale sia in gruppo. Anche se l’Im è una prova no draft, comunque ci si trova in mezzo ad altri atleti ed è utile sapersi districare in ogni situazione;
- si impara ad alimentarsi e a idratarsi in situazione di stress psicofisico, inoltre si possono utilizzare i rifornimenti che si trovano lungo il percorso abituandosi a quanto avviene nelle gare di triathlon;
- a livello psicologico è più piacevole ogni tanto fare un lungo in compagnia su strade sicure piuttosto che pedalare per ore da soli, magari in mezzo al traffico;
- non sono consigliate agli Im gare di ciclismo brevi (50-70 km), tipo kermesse in circuito, in quanto richiedono capacità metaboliche diverse rispetto a quelle richieste dall’Ironman (al contrario, sono utili per atleti dediti al triathlon olimpico).
In conclusione
- Le Gran Fondo sono un ottimo allenamento che deve essere svolto non oltre le 6-8 settimane che precedono l’Im.
- Se si partecipa a un Im con percorso “pianeggiante”, è consigliato scegliere una gara ciclistica con percorsi non estremi, ossia con dislivello troppo elevato.
- È importante partecipare a queste competizioni con la bici da strada, che garantisce maggior sicurezza in gruppo.
- Queste prove sono utili per testare le strategie alimentari.
- Sono un utile strumento di allenamento, ma non sostituisco le sedute di lungo specifico (bici da crono – no draft – ritmo gara da gestire ecc).
Photo Credit: ITU.