Che la vita sportiva di un atleta agonista si sia allungata e di molto in questi ultimi trent’anni sembra essere un dato inoppugnabile. Le motivazioni sono sicuramente molte e spaziano dagli scientifici studi sulle metodologie d’allenamento a quelle di carattere più economico o al più semplice piacere adrenalinico di gareggiare. Ma per allungare la vita sportiva di un atleta agonista o di un Age Group concorre anche una certa disciplina nel proprio privato, che va dall’alimentazione alla cura di se stessi. Di certo l’invecchiamento di un atleta dai 35-40 anni in poi non porta a miglioramenti delle proprie performance assolute, salvo qualche particolare eccezione, ma il confronto è meglio farlo con gli atleti di pari età o quasi. A Eilat, agli Europei 2012, Andrea Fiore ha vinto il titolo Europeo per gli Age Group 45/49 in 2:08’17”, facendo meglio di Claudio Bruni, 15° nella categoria 40-45 in 2:23’09”, ma in assoluto in questa categoria si sarebbe classificato 4°. Difficile infatti competere con atleti di dieci o vent’anni più giovani, ma il bello del triathlon, così come per altre discipline sportive, è la possibilità di potersi confrontare a tutte le età con altri atleti ponendosi obiettivi raggiungibili. Naturalmente delle variabili ci sono. Chi scopre l’attività agonistica intorno ai 30-40 anni dopo una vita sedentaria o da sportivi della domenica sicuramente migliorerà, anno dopo anno, con l’allenamento ed è probabile che da M2 o M3 riesca a ottenere i suoi migliori risultati… è di fatto una seconda psicologica giovinezza ma, soprattutto, sarà il dato di un migliore stato fisico e di benessere generale. Chi arriva non più giovanissimo a fare dello sport viene spesso “iniziato” da amici o amiche con la possibilità di condividere storie e mitiche sfide con chi ha in comune la stessa passione ma soprattutto si offre, attraverso l’elemento socializzante dello sport, una divertente e migliore qualità della vita.
Allenamenti progressivi
Chi inizia un’attività agonistica non più da giovane sarà bene che cominci con le dovute cautele e in fasi progressive, perché è bene mettere a punto il motore, dando tonicità ed elasticità ai propri muscoli per prepararli ad allenamenti finalizzati al nuoto, al ciclismo e alla corsa. Il lungo-lento, cioè percorrere lentamente una lung distanza, sarà un primo test sulle proprie condizioni sulle quali poter pianificare, con l’aiuto di un preparatore, una tabella d’allenamento.
Gli Age Group italiani a Eilat 2012
45-49: 1° Andrea Fiore
45-49: 5° Jacqueline White
40-44: 15° Claudio Bruni
40-44: 16° Massimo Cavina
40-44: 43° Sebastiano Minni
35-39: 6° Giancarlo Maldotti
35-39: 18° Marco Zoppi